Indice Capitolo Primo: La Quarta Ondata di Democratizzazione, La ...
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<strong>La</strong> <strong>Quarta</strong> <strong>Ondata</strong> <strong>di</strong> Democrazia Nabil Shokri 36<br />
Dal momento che l’Unione europea non è una struttura statalistica finita, tali<br />
obiettivi possono essere raggiunti solo progressivamente. <strong>La</strong> politica estera, e<br />
soprattutto quella <strong>di</strong> sicurezza, costituiscono, per tra<strong>di</strong>zione, i settori nei quali<br />
maggiormente gli stati membri esercitano la loro sovranità. Si tratta, pertanto, <strong>di</strong><br />
materie particolarmente delicate, dovendo gli stati cedere porzioni <strong>di</strong> un loro<br />
elemento costitutivo, qual è, appunto, la sovranità. <strong>La</strong> delicatezza della questione<br />
è <strong>di</strong>mostrata dal fatto che il consiglio, che rappresenta i governi nazionali, è in<br />
continuo contrasto con il parlamento europeo, che rappresenta i popoli d’Europa.<br />
Inoltre, è <strong>di</strong>fficile definire interessi comuni in questo campo, giacché nell’UE solo<br />
Francia e Regno Unito possiedono armi atomiche. Ciò significa che solo questi<br />
due stati possono incidere in maniera seria sulle questioni <strong>di</strong> pace internazionale:<br />
in caso <strong>di</strong> contrasto <strong>di</strong> una <strong>di</strong> tali potenze con l’UE, prevarrà l’interesse nazionale<br />
Un altro problema è rappresentato dal fatto che non tutti gli Stati membri dell’UE<br />
fanno parte della NATO (Irlanda, Svezia, Austria, Finlan<strong>di</strong>a) e dell’UEO 51<br />
(Danimarca, Irlanda, Grecia). Pertanto, le decisioni in materia <strong>di</strong> “politica estera e<br />
sicurezza comune” continuano ad esser adottate essenzialmente nel quadro della<br />
cooperazione tra gli Stati. Tuttavia, nel frattempo è stato messo a punto un<br />
<strong>di</strong>spositivo d’azione autonomo, che ha trovato riscontro nel trattato <strong>di</strong> Amsterdam,<br />
che ha dotato <strong>di</strong> un solido quadro giuri<strong>di</strong>co la cooperazione tra gli Stati. Nel<br />
quadro del secondo (e terzo) pilastro vengono adottate, ad esempio, decisioni <strong>di</strong><br />
principio, vengono formulati pareri comuni, vengono adottate azioni e misure<br />
comuni e decisioni quadro. Tra questi strumenti, quello che più risponde ai<br />
requisiti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>rettiva CE è la decisione quadro. Tuttavia, analogamente agli<br />
altri strumenti d’azione dell’UE, tale decisione non può avere vali<strong>di</strong>tà, né<br />
applicabilità <strong>di</strong>retta negli Stati membri. Tali misure e decisioni non sono<br />
impugnabili neppure davanti alla Corte <strong>di</strong> giustizia europea.<br />
Per gestire il complesso processo decisionale sono percorribili due binari: il primo<br />
è quello consociativistico, il secondo è quello dell’ intergovernatismo. Il<br />
consociativismo consiste principalmente nello stabilimento <strong>di</strong> precise regole <strong>di</strong><br />
51 Unione dell’Europa Occidentale.