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La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 6
democratizzazione è stata sempre incentivata dall’Occidente per contrastare il
totalitarismo comunista. Si deve ricordare anche il nuovo ruolo che ha assunto
la Chiesa Cattolica dopo il Concilio Vaticano II, che consisteva nel creare
un’altra dimensione della Chiesa come istituzione sovranazionale . Quindi, al
contrario delle altre ondate, in questa ondata (la terza) la democratizzazione
interna faceva parte dell’omogeneizzazione del sistema internazionale. La
caduta dell’Unione Sovietica ha implicato l’accelerazione della penetrazione
della democrazia specialmente negli ex stati-satellite dell’URSS.
Un’ altra ricostruzione importante è quella di Doyle 7 , in cui si parla di flussi
(ondate) e riflussi. Principalmente si tratta del legame tra il successo della
democratizzazione e la politica internazionale, in quanto l’avvento di nuove
democrazie tende a coincidere con la fine di un grande evento globale. Ciò è
dovuto alla vittoria degli stati democratici nella prima e seconda guerra
mondiale, e poi alla fine della Guerra Fredda con il crollo del gruppo
sovietico 8 . Doyle al contrario di Huntington nota anche un effetto retroattivo
in alcuni stati, che sono passati da liberali a dittatoriali in vari periodi critici
nella storia contemporanea, il periodo che precede la prima guerra mondiale
era uno di questi momenti importanti 9 . Finita la fase del flusso democratico
inizia, pochi anni dopo, la fase del riflusso che comporta il passaggio di 10
stati da liberali a dittatoriali 10 . La seconda guerra mondiale invece crea un
7 Doyle (1983) definisce in modo preciso i momenti critici nella storia in cui si sono verificati i
flussi e i riflussi secondo Huntington. Rivista Italiana di Scienza Politica 2/2005. pag. 223-224
8 Un certo numero di stati sceglie per emulazione il regime politico che si è appena dimostrato più
efficace nella competizione fra gli stati (Waltz 1979). Ad esempio, la fine della guerra fredda e la
fine del blocco sovietico hanno contribuito in modo decisivo alla Terza Ondata di
democratizzazione, addirittura 20 stati dell’ Ex-Unione Sovietica sono sottoposti a riforme
democratiche interne.
9 Pochi anni prima della prima guerra mondiale vi erano 16 democrazie (Svizzera, Stati Uniti,
Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Svezia, Canada, Argentina, Francia, Australia, Norvegia,
Nuova Zelanda, Cile, Grecia, Italia e Colombia). Il processo di democratizzazione in questi 16
stati inizia dal 1832 e finisce nel 1910.
10 Il riflusso antidemocratico colpisce per primo il Cile nel 1924, poi Italia, Germania, Austria,
Polonia, Lettonia, Estonia, Cecoslovacchia ed Argentina.