Indice Capitolo Primo: La Quarta Ondata di Democratizzazione, La ...

La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 48
3.2 Il Regime di Mubarak
Hosni Mubarak arriva alla presidenza con l’obiettivo di sostituire Anwar al-S d t,
in maniera provvisoria. Il regime era messo in pericolo dalle correnti islamiche
più estremiste e questo consentì al neopresidente di ricorrere sempre allo stato di
emergenza 63 dal 1981 sin ad ora. Mubarak ha iniziato una lenta e fragile
transizione democratica al solo scopo di soddisfare gli Stati Uniti, alleato
strategico dell’Egitto, introducendo riforme al sistema delle elezioni presidenziali
e lasciando apparentemente spazio alla partecipazione attiva dei partiti e dei
gruppi politici appartenenti all’opposizione. Questo non nega il fatto che siano
state compiute violazioni dei diritti fondamentali da parte dell’esecutivo al fine di
circoscrivere e controllare le attività dell’opposizione, impedendole di trovare
consenso e legittimità politica dal popolo. Una delle strategie seguite dal regime
di Mubarak è accusare l’opposizione di essere finanziata e supportata dall’estero,
persino da Israele; in tal modo cresce la diffidenza della popolazione nei confronti
dell’opposizione, e si genera una pressione morale che colpisce la motivazione di
agire politicamente. L’oppressione esercitata da Mubarak non si è mai limitata ai
fondamentalisti islamici, ma si è rivolta contro tutte le correnti politiche dei partiti
e dei gruppi liberali, di sinistra e quelle religiose. In questa tesi verrà messa in
luce l’ultima e più evidente transizione democratica nella storia dell’Egitto.
3.2.1 Le Elezioni Presidenziali e L’articolo 76 della costituzione egiziana
Nel 2005 la costituzione egiziana è stata revisionata nel suo articolo 76 64 , che
disciplina le elezioni presidenziali. Il popolo egiziano è stato chiamato al
63 Lo stato di emergenza è un decreto per cui l’esecutivo non è costretto a rispettare la costituzioni
e le libertà individuali.
64 Secondo l’originario articolo 76 è il Parlamento a nominare i candidati alle elezioni
presidenziali, i quali devono ottenere il voto favorevole di almeno un terzo dei membri. I nominati
vengono poi eletti dai cittadini attraverso un referendum. Dato che il Partito Nazionale
Democratico detiene la maggioranza assoluta dei seggi del parlamento, è difficile che possa essere
nominato un candidato indipendente alternativo a Mubarak. Da qui la richiesta di cambiare il
sistema.