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Il Patrimonio Unesco dell.docx - Mlbianchi.altervista.org

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ziario, in particolare nei settori finanziario e assicurativo. L’economia sudafricana è la più forte e<br />

la più sviluppata del continente.<br />

Fino alla prima guerra mondiale essa si basava principalmente sulle risorse minerarie (specialmente<br />

diamanti e oro), destinate all’esportazione, e sull’agricoltura. Dopo il 1945 l’industria manifatturiera<br />

ha registrato un rapido sviluppo ed è oggi il settore trainante. Un’altra area in forte espansione è<br />

quella dei servizi finanziari (il paese ha il settore finanziario più sviluppato <strong>dell</strong>’Africa subsahariana).<br />

Nel 2006 il prodotto interno lordo era di 255.155 milioni di dollari USA, pari a un PIL pro capite<br />

di 5.384,10 dollari USA. La bassa fertilità del suolo e la scarsità <strong>dell</strong>e precipitazioni limitano<br />

lo sfruttamento agricolo del territorio. L’85% dei terreni è pertanto riservato all’allevamento. I<br />

bianchi gestiscono circa l’87% <strong>dell</strong>e terre all’interno di grandi e moderne aziende agricole, mentre<br />

i neri possiedono piccole fattorie gestite con metodi tradizionali. Gli agricoltori neri hanno inoltre<br />

un accesso molto limitato al credito agricolo, alle infrastrutture del settore e ai mercati di<br />

smercio. La produzione agricola del paese comprende mais, canna da zucchero, frumento, orzo,<br />

s<strong>org</strong>o, patate, avena e miglio. Tra le colture fruttifere occupano una posizione di rilievo uva, mele,<br />

pere e agrumi (pompelmi e limoni). <strong>Il</strong> settore primario impiega il 10% (2003) <strong>dell</strong>a popolazione<br />

attiva e fornisce il 2,7% (2006) del PIL. L’allevamento ha un posto importante nell’economia<br />

sudafricana; il patrimonio ovino, destinato alla produzione di lana e pellami, è di notevole consistenza;<br />

ingente è anche il numero dei bovini da carne e da latte, e dei suini. <strong>Il</strong> legname proviene<br />

soprattutto dalle foreste di pini ed eucalipti poste sui versanti marittimi. L’industria ittica è una<br />

voce di rilievo sia per il mercato interno sia per le esportazioni (acciughe, sardine, sgombri e<br />

merluzzi). <strong>Il</strong> Sudafrica è ricchissimo di risorse minerarie, presenti nei filoni che attraversano le<br />

formazioni arcaiche del Witwatersrand. Le più importanti per l’economia sono rappresentate da<br />

oro, diamanti e carbone. Dalla fine del XIX secolo, quando cominciò lo sfruttamento dei giacimenti<br />

su vasta scala, l’industria mineraria è uno dei settori dominanti <strong>dell</strong>’economia sudafricana,<br />

fornendo il 22% (2004) <strong>dell</strong>e esportazioni. Giacimenti d’oro, i più ricchi del mondo, si trovano nel<br />

Witwatersrand. La maggior parte dei diamanti proviene dalle riserve situate nei pressi di Kimberley,<br />

scoperti nel 1870. <strong>Il</strong> carbone si trova nelle zone del nord-est, tra il Lesotho e lo Swaziland, e<br />

in particolar modo nella provincia del KwaZulu-Natal. <strong>Il</strong> sottosuolo sudafricano è inoltre ricco di<br />

manganese, rame, nichel, platino, uranio, cromo, amianto, fluorite, vanadio, titanio, stagno, e<br />

ferro. I principali giacimenti di manganese e di minerali di ferro si trovano a nord <strong>dell</strong>a zona del<br />

Capo, mentre il titanio si estrae nella regione costiera orientale. L’uranio viene estratto nel Witwatersrand.<br />

<strong>Il</strong> paese ha giacimenti di gas naturale in mare aperto. Prima <strong>dell</strong>a seconda guerra<br />

mondiale il settore industriale occupava un ruolo marginale rispetto a quello agricolo e minerario.<br />

Nel 2006 l’industria nazionale, finanziata in gran parte da capitale privato, forniva tuttavia il<br />

30,9% del PIL del paese, occupando il 25% <strong>dell</strong>a forza lavoro. <strong>Il</strong> nuovo governo, dominato dal<br />

Congresso nazionale africano (ANC), ha mantenuto un’economia mista. La produzione industriale<br />

è particolarmente attiva nei settori siderurgico, chimico, petrolchimico, agroalimentare, cartario,<br />

<strong>dell</strong>e autovetture e dei veicoli commerciali. Di grande importanza i prodotti derivati dal carbone,<br />

dal ferro e dall’acciaio. Attivo anche il settore tessile (cotone). I principali centri industriali<br />

del paese sono Città del Capo, Johannesburg, Durban e Port Elizabeth.<br />

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