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Il Patrimonio Unesco dell.docx - Mlbianchi.altervista.org

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Nanda Devi (in italiano: Dea dispensatrice<br />

di beatitudine) è un<br />

massiccio montuoso <strong>dell</strong>a catena<br />

himalayana situato nel<br />

Garhwal, una regione amministrativa<br />

<strong>dell</strong>o stato indiano di<br />

Uttarakhand, in prossimità del<br />

confine tra India e Tibet. Le sue<br />

due vette principali sono: Nanda<br />

Devi che vanta oltre 7.000<br />

metri di altitudine e che rappresenta<br />

la seconda montagna<br />

più alta <strong>dell</strong>'India e il Nanda<br />

Devi Est. I 2 monti s'innalzano<br />

al centro di un complesso roccioso noto come "santuario del Nanda Devi" e che conta almeno 12<br />

cime. <strong>Il</strong> massiccio del Nanda Devi è anche un parco naturale (Nanda Devi National Park) e per il<br />

suo elevato interesse botanico e paesagistico, è entrato a far parte, dal 1992, del <strong>Patrimonio</strong><br />

<strong>dell</strong>'umanità <strong>dell</strong>'UNESCO con il nome di Nanda Devi and Valley of Flowers National Parks.<br />

Dal 2004 è parte <strong>dell</strong>a rete mondiale di riserve <strong>dell</strong>a biosfera.<br />

La morfologia del "santuario" rende molto difficile raggiungere il Nanda Devi: la prima via d'accesso<br />

all'anello montuoso venne scoperta solo nel 1934 dagli alpinisti ed esploratori inglesi e<br />

passa attraverso lo stretto canyon Rishi G<strong>org</strong>e; tutte le altre vie sono più difficoltose e si trovano<br />

ad un'altitudine molto elevata: il passo di montagna più basso è situato a oltre 5000 metri di<br />

quota.<br />

Le ascensioni alpinistiche subirono un'interruzione tra il 1965 e il 1974 quando il governo indiano<br />

regolò rigidamente l'accesso alla zona per coprire alcune spedizioni, avvenute tra il 1965 e il<br />

1968, a cui avevano preso parte agenti statunitensi <strong>dell</strong>a CIA che avevano collocato ad alta quota<br />

dispositivi di spionaggio per monitorare eventuali test nucleari compiuti dalla Cina in Tibet. L'operazione,<br />

rimasta a lungo segreta, fu un fallimento a causa <strong>dell</strong>e avverse condizione climatiche,<br />

le cui sonde vennero distrutte da una valanga.<br />

L'entità <strong>dell</strong>a contaminazione ambientale prodotta dalle barre di plutonio non è stata ancora valutata<br />

e non sarà possibilire rimediare al danno.<br />

Dal 1974 il Nanda Devi venne riaperto alla<br />

frequentazione regolare di escursionisti ed<br />

alpinisti indiani e stranieri. Spedizioni francesi,<br />

giapponesi e cecoslovacche si distinsero<br />

per l'apertura di nuove vie. Oltre alla via<br />

normale di salita aperta da O<strong>dell</strong> e Tilman, va<br />

menzionata anche quella aperta nel 1981 da<br />

due cordate di alpinisti cecoslovacchi. L'elevato<br />

interesse alpinistico ha, tuttavia, condotto<br />

questa zona ad un rapido declino ecologico<br />

che ha indotto il governo indiano, nel<br />

1983, a chiudere nuovamente al turismo alpinistico<br />

tutta l'area del santuario.<br />

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