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Il Patrimonio Unesco dell.docx - Mlbianchi.altervista.org

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Le Linee di Nazca sono dei geogliphs, linee tracciate sul terreno del deserto di Nazca, un altopiano<br />

arido che si estende nel Perù meridionale.<br />

Le oltre 13.000 linee vanno a formare più di 800 disegni, che includono i profili stilizzati di animali<br />

comuni nell'area (la balena, il pappagallo, la lucertola, il colibrì, il condor e l'enorme ragno) e<br />

furono tracciati durante la fioritura <strong>dell</strong>a Civiltà Nazca, tra il 300 a.C. ed il 500 d.C.<br />

Le linee sono tracciate rimuovendo le pietre contenenti ossidi di ferro dalla superficie del deserto,<br />

lasciando così un contrasto con il pietrisco sottostante, più chiaro.<br />

Ai margini <strong>dell</strong>a Pampa, gli archeologi hanno scoperto la città cerimoniale dei Nazca, Cahuachi,<br />

da cui si ritiene provenissero gli artefici <strong>dell</strong>e linee.<br />

Le linee sono state avvistate con chiarezza solo<br />

dall'avvento dei voli di linea sull'area, casualmente,<br />

nel 1927 da Toribio Mija e furono poi studiate da Paul<br />

Kosok, un archeologo.<br />

Phyllis Pitluga, una ricercatrice <strong>dell</strong>'Alder Planetarium<br />

di Chicago scoprì, studiando il rapporto tra le linee e<br />

l'astronomia, che il ragno gigante rappresentava la<br />

costellazione di Orione, mentre le linee rette circostanti<br />

rappresentavano le tre stelle <strong>dell</strong>a cintura di Orione.<br />

Lo zoologo Tony Morrison studiò le linee con<br />

Gerald Hawkins; nel suo libro del 1978 riporta una citazione<br />

del magistrato spagnolo Luis de Monzon che parlava <strong>dell</strong>e pietre e <strong>dell</strong>e antiche strade<br />

vicino a Nazca:<br />

« I vecchi indiani dicono [...] di possedere la conoscenza dei loro antenati e che, molto anticamente,<br />

cioè prima del regno degli Incas, giunse un altro popolo chiamato Viracocha; non erano numerosi,<br />

furono seguiti dagli indios che vennero su loro consiglio e adesso gli Indios dicono che essi<br />

dovevano essere dei santi. Essi costruirono per loro i sentieri che vediamo oggi. »<br />

Questa potrebbe essere una chiave che permette di spiegare il mistero <strong>dell</strong>e linee di Nazca: il<br />

leggendario eroe-maestro Viracocha, il cui ritorno era ancora atteso al momento <strong>dell</strong>o sbarco di<br />

Cortés.<br />

Gli "antichi indios" disegnarono figure poiché pensavano che Viracocha sarebbe tornato, questa<br />

volta scendendo dal cielo.<br />

Sono molte le ipotesi su come i Nazca abbiamo disegnato le linee e sul loro reale significato, spaziando<br />

tra quelle più plausibili a quelle più fantasiose. Quella, comunque, più accreditata e realistica<br />

induce a pensare che gli antichi peruviani abbiano dapprima realizzato disegni in scala ridotta<br />

che sarebbero stati successivamente<br />

riportati ingranditi sul terreno<br />

con l'aiuto di un opportuno reticolato<br />

di corde. Inoltre, non è del tutto esatto<br />

il fatto che le linee non si possano<br />

osservare da terra: infatti ci sono molte<br />

colline e montagne nell'area di Nazca<br />

che avrebbero permesso agli artisti<br />

di osservare il proprio lavoro in<br />

prospettiva.<br />

C'è da tener presente anche che, sicuramente,<br />

appena disegnate, le linee<br />

dovevano essere ben visibili, di colore<br />

giallo brillante, come le impronte recenti<br />

di pneumatici che passano nella<br />

zona.<br />

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