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Vol. 5, n. 1, January-March 2009 1th International ... - Salute per tutti

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62<br />

M. Romagnoli, M. Burlando, R. Boccardo, A. Pavesi, A. Di Pietro<br />

matrice interc o rnea, si orientano <strong>per</strong> induzione<br />

p o l a re verso la zona idrofila costituita dalla<br />

su<strong>per</strong>ficie dei corneociti, dando luogo quindi<br />

ad una corona acquosa che circonda ogni corneocita,<br />

ma anche ogni dominio lamellare lipidico.<br />

L’acqua quindi, seguendo la distribuzione<br />

delle zone idrofile, cre e rebbe delle “i d ro z o n e”<br />

che potre b b e ro rappre s e n t a re i veri canali di<br />

scorrimento delle molecole idrofile applicate<br />

sulla su<strong>per</strong>ficie cutanea e <strong>per</strong> tale ragione vi<br />

s a rebbe una specie di forza idro-motrice in<br />

grado di indurre la penetrazione di molecole<br />

i d ro f i l e .<br />

Se tale assunto fosse dimostrato, cadrebbe la<br />

teoria che solo molecole lipofile a basso peso<br />

molecolare possono essere assorbite attraverso<br />

la cute integra, <strong>per</strong> dissoluzione nei lipidi transcornei<br />

e suffragherebbe la comparsa di fenomeni<br />

di sensibilizzazione cutanea causati da<br />

sostanze idrofile che incontrano la su<strong>per</strong>ficie<br />

cutanea anche <strong>per</strong> semplice contatto. Tali molecole,<br />

captate dall’acqua su<strong>per</strong>ficiale dello SC,<br />

v e r re b b e ro successivamente incanalate nel<br />

cuscinetto acquoso determinato dall’accostamento<br />

delle porzioni idrofile dei domini lipidici<br />

intercornei e della su<strong>per</strong>ficie cornoecitaria.<br />

Il meccanismo che sottenderebbe tale assunto<br />

chimico-fisico sulla distribuzione delle zone<br />

i d rofile dello SC potrebbe essere rappre s e n t a t o<br />

da una biglia che scorre lungo gli ingranaggi di<br />

una serie di ruote dentate in contatto l’una con<br />

l’altra. La biglia si muoverebbe lungo un <strong>per</strong>corso<br />

curvilineo delineato dal mutuo movimento<br />

delle ruote e “salterebbe” da una ruota<br />

A B<br />

Figura 4.<br />

Modello delle “ruote dentate” <strong>per</strong> il movimento di molecole idrofile attraverso lo SC.<br />

Journal of Plastic Dermatology <strong>2009</strong>; 5, 1<br />

ad un’altra fino a <strong>per</strong>c o r re re un certo tragitto<br />

dal punto iniziale in cui era iniziato il movimento<br />

della prima ruota a quello finale in cui si<br />

i n t e r rompe il movimento dell’ultima. Se sostituiamo<br />

al modello delle ruote dentate quello<br />

dello SC la biglia sarà rappresentata dalla molecola<br />

idrofila posta sulla su<strong>per</strong>ficie cutanea e le<br />

ruote dentate sono rappresentate dal sistema<br />

binario corneocita-dominio lipidico lamellare :<br />

la dentatura sarà il cuscinetto acquoso trattenuto<br />

dalla su<strong>per</strong>ficie idrofila del corneocita e<br />

del dominio lamellare lipidico come sopra<br />

esposto (Figura 4).<br />

Ad ulteriore conferma della razionalità di tale<br />

teoria vi è l’evidenza s<strong>per</strong>imentale che esponendo<br />

la su<strong>per</strong>ficie cutanea umana integra<br />

all’acqua <strong>per</strong> lunghi <strong>per</strong>iodi, si assiste ad una<br />

drammatica alterazione istologica e ultra-strutturale<br />

dello SC che si manifesta con la comparsa<br />

di “c i s t e rn e” ripiene di acqua, soluti e re mnants<br />

dei lipidi componenti il bilayer bi lamell<br />

a re. Tali cisterne originano dallo spazio virtuale<br />

idrofilo sotteso nella parte mediana del<br />

bilayer lipidico bi lamellare che si riempie di<br />

acqua come una si trattasse di una vasca di raccolta<br />

dell’acqua in eccesso che sta <strong>per</strong>meando<br />

a l l ’ i n t e rno dello SC. Tale evidenza ultra-strutturale<br />

introduce la necessità logica che l’acqua<br />

in eccesso con cui la su<strong>per</strong>ficie cutanea viene in<br />

contatto debba fluire attraverso dei canali idrofili<br />

dalla su<strong>per</strong>ficie cutanea stessa fino alla<br />

p rofondità dello SC dove viene drenata dalle<br />

c i s t e rne e in parte dalla su<strong>per</strong>ficie idrofila dei<br />

c o rn e o c i t i 9 .<br />

A. In verde la stilizzazione del corneocita e in giallo quella dei domini lipidici intercornei. Le zone in azzurro indicano i cana -<br />

li acquosi sottesi tra le su<strong>per</strong>fici idrofile del cornoecita e dei domini lipidici. Dal disegno si può intuire l’ipotetico movi -<br />

mento dei soluti all’interno dei canali acquosi a simulare il movimento di una biglia all’interno di un meccanismo di ruote<br />

dentate. Indicato dalla freccia il sondosoma;<br />

B. La similitudine con il meccanismo delle ruote dentate.

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