Vol. 5, n. 1, January-March 2009 1th International ... - Salute per tutti
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incipali strategie di drug-delivery<br />
P alla luce della teoria delle<br />
r u o t e - d e n t a t e<br />
Gelificazione dell’acqua intercornea<br />
ed “emulsionamento in situ”<br />
Alla luce di tali elementi, uno dei<br />
sistemi più efficaci e promettenti <strong>per</strong> aumentare<br />
la diffusione di molecole idrofile esogene attraverso<br />
la cute consisterebbe nell’aumentare il<br />
volume dei canali idrofili attraverso cui le molecole<br />
possono scorrere, così da aumentarne il<br />
flusso intercorneo fino al raggiungimento dell’epidermide.<br />
Tale assunto viene altresì suffragato<br />
dal fatto che dopo l’applicazione di un flusso di<br />
calore umido, la cute appare più <strong>per</strong>meabile alle<br />
sostanze successivamente applicate, specie<br />
quelle idrofile come vitamine idrosolubili, piccoli<br />
peptidi, aminoacidi idrofili e altre molecole.<br />
L’ulteriore interessante deduzione che conseguirebbe<br />
da questa teoria delle “ruote dentate” è<br />
che anche molecole di peso molecolare relativamente<br />
alto potrebbero “scorrere” lungo i canali<br />
acquosi portandosi a ridosso dell’epidermide e<br />
quindi dei tessuti vivi della cute. È stato visto<br />
che l’applicazione di acido jaluronico (AJ) sulla<br />
su<strong>per</strong>ficie cutanea dà luogo ad assorbimento del<br />
medesimo polimero che viene rinvenuto nell’epidermide<br />
profonda già dopo alcune ore 10 : tale<br />
fenomeno, da sempre considerato incompatibile<br />
con le cognizioni anatomo-ultrastrutturali<br />
della cute, potrebbe essere un ulteriore elemento<br />
di verifica s<strong>per</strong>imentale della supposta teoria.<br />
L’AJ, infatti, essendo un polimero idrofilo ad<br />
alto peso molecolare, potrebbe insinuarsi nei<br />
canali acquosi intercornei, vista l’elevatissima<br />
idrofilia della molecola e portarsi quindi a diretto<br />
contatto con l’epidermide.<br />
Studiando adeguatamente le caratteristiche chimico-fisiche<br />
dell’eventuale polimero idrofilo,<br />
sarebbe possibile creare matrici idrofile in grado<br />
di indurre la <strong>per</strong>meazione di sostanze idrofile<br />
attraverso lo strato corneo con un meccanismo<br />
di “deposito” sfruttando il volume virtuale dei<br />
canali acquosi presenti.<br />
L’altra promettente strategia di penetrazione<br />
trans-cutanea coinvolge la medesima struttura<br />
i d ro-lipidica dello strato corneo. Allestendo<br />
infatti miscele surfattanti in grado di svolgere<br />
un’elevato potere solvente sui lipidi lamellari<br />
intercornei e al contempo di mescolarsi liberamente<br />
con l’acqua coordinata alle molecole<br />
idrofile della su<strong>per</strong>ficie corneocitica, si potrebbe<br />
dare luogo ad un “sistema liquido-cristallino<br />
emulsionato in situ” capace di indurre un vasto<br />
passaggio di sostanze di natura idrofila e lipofila<br />
anche a peso molecolare relativamente elevato<br />
(1000 < PM < 5000). Tale processo consisterebbe<br />
in un emulsionamento in vivo in cui l’acqua<br />
è in parte contenuta nella forma tecnica<br />
applicata sulla cute, costituita dalla miscela di<br />
tensidi e in parte nello SC e i lipidi sono rappresentati<br />
dai domini lipidici lamellari. Ottimo<br />
esempio di tale comportamento solvente sui<br />
lipidi che si traduce poi nell’aumento della<br />
penetrazione trans-cutanea sono l’etossidiglicole<br />
(Transcutol, Tattefossè) e altri tensioattivi idrofili<br />
in grado di comportarsi da emulsionanti<br />
O/A e da solubilizzanti dei lipidi in sistemi<br />
acquosi 11 .<br />
Le medesime considerazioni si possono fare <strong>per</strong><br />
i lipidi in grado di cambiare lo stato di aggregazione<br />
dei domini lamellari intercornei come l’acido<br />
oleico, ben noto come potente “s k i n<br />
absorption enhancer” 12-14 .<br />
Tali considerazioni, messe a sistema, anche se in<br />
corso di definitiva convalida scientifico-s<strong>per</strong>imentale,<br />
aprirebbero la strada alla progettazione<br />
di una nuova classe di veicoli “skin absorption<br />
enhancers” <strong>per</strong> migliorare le <strong>per</strong>formance di<br />
innumerevoli sostanze di impiego farmaceutico<br />
e dermo-cosmetico.<br />
B ibliografia<br />
Struttura fisico-molecolare dello strato corneo<br />
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