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Leggi gratis un estratto - Cronache dei Campi Elisi

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Avvicino la raccolta di oracoli ne ho già collezionati decine,<br />

ma aggi<strong>un</strong>gerne altre al corpus di vaticini che ho preso in<br />

considerazione non sarebbe male.<br />

È <strong>un</strong> volume semplice ed essenziale, in ottavo: la pelle<br />

rossiccia della copertina riluce cupa, tesa come quella di <strong>un</strong><br />

tamburo e rinforzata ai bordi da piccole borchie quadrate.<br />

Ness<strong>un</strong>a decorazione, né dorature né intarsi... strano. Solo il<br />

titolo troneggia sulla parte alta della copertina: De Inferorum<br />

Sussurris, i sussurri <strong>dei</strong> morti. Volto pagina sul mio blocco e<br />

annoto <strong>un</strong>a breve descrizione del libro. Morti… Negromanzia<br />

quindi, è inusuale: dal Rinascimento in poi l’arte di evocare i<br />

morti veniva assimilata alla magia nera, è tipico del mondo<br />

classico usarla per vaticinare.<br />

Il nome dell’autore è assente, curioso.<br />

Sollevo la copertina e prendo la scheda che il bibliotecario<br />

ha compilato per me. Il volume è stato donato ai monaci<br />

all’inizio di quest’anno, il benefattore ha chiesto l’anonimato e<br />

non ha fornito alc<strong>un</strong>a informazione sull’autore, l’origine e la<br />

datazione esatta del tomo. Ha soltanto specificato che il libro<br />

proviene da <strong>un</strong>a fondazione culturale che ha sede a New York.<br />

Deluso, sfoglio qualche pagina. Potrei usarlo come fonte,<br />

ma il mio relatore forse non gradirebbe.<br />

Mi immagino già la scena: il mio anziano insegnante, rigido<br />

e impettito, che mi spiega con voce ronzante e soporifera che<br />

<strong>un</strong> libro del genere è poco significativo. Come mi capita spesso<br />

quando mi parla, mi incanterei a osservare il lento dondolio <strong>dei</strong><br />

suoi baffi, curati ai limiti dell’ossessione, e sentirei soltanto<br />

poche parole del suo discorso: fonti... serietà... bibliografia...<br />

cose così.<br />

Inizio com<strong>un</strong>que a leggere.<br />

L’autore non si presenta, non ci sono né nomi né<br />

pseudonimi. Forse l’identità è nascosta nelle prime pagine che<br />

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