Leggi gratis un estratto - Cronache dei Campi Elisi

E io, che non credevo ancora al prezzo estremamente
conveniente che mi aveva proposto, annuivo incredulo. Le
avrei firmate anche con il sangue, le sue teorie!
Sorridendo metto a fuoco la mia meta: una porta
esattamente uguale a tutte le altre di quel vecchio condominio,
l’unica da cui stia però uscendo la voce malinconica di Jim
Morrison. Hans è riuscito a mettere le mani sullo stereo, e
dovremo passare sul suo cadavere per mettere su qualcosa di
diverso dai Doors.
Cullato da quelle dolci melodie entro e poso le chiavi sul
tavolino subito a sinistra dell’ingresso, appendo alla bell’e
meglio la giacca all’attaccapanni che corre lungo il corridoio e
poi sbircio nel soggiorno alla mia destra: un ragazzone biondo
e muscoloso, Hans appunto, mi degna di un lieve cenno prima
di tornare alla rapita contemplazione sonora del Re Lucertola,
che sta praticando comodamente steso su uno dei due divani
che costituiscono la quasi totalità dell’arredamento della
stanza.
Rinuncio a chiedergli notizie degli altri due condomini e
dello stato del frigorifero. Busso alla porta della camera di
Greta e di Pieter e la apro leggermente: il buio contraccambia
lo sguardo.
Serata divertimento, per loro. Entro in camera mia per
posare la cartella e poi mi dirigo in cucina ma prima di
togliermi le scarpe controllo cosa c’è da mangiare. La luce
interna del mostro metallico illumina impietosa l’amara verità:
qualche bottiglia di birra, latte e nient’altro.
Direi che questa sera si cena fuori. Calcolo l’ammontare dei
miei capitali e sospiro di sollievo: le ripetizioni che ho dato la
settimana scorsa mi lasciano un po’ di margine per arrivare
tranquillamente all’inizio del prossimo mese e all’iniezione di
euro da parte dei miei genitori.
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