Civiltà nuragica Civiltà nuragica - Sardegna Cultura
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L’arte<br />
oggi ci sfugge, e che sicuramente decoravano la fronte di edifici di culto.<br />
La bronzistica<br />
I bronzetti – forse nati dall’influsso di quelli di ambito orientale, che<br />
almeno già nel IX secolo a.C. circolavano in <strong>Sardegna</strong> – costituiscono<br />
uno degli elementi caratteristici e maggiormente visibili non<br />
soltanto dell’arte, ma più in generale della civiltà <strong>nuragica</strong>: assai<br />
popolari ed apprezzati dal vasto pubblico, sono presenti in molti<br />
musei di tutto il mondo, a cominciare dal prestigioso British Museum<br />
di Londra.<br />
Si tratta soprattutto di statuine di dimensioni variabili (da pochi<br />
centimetri sino ad un massimo di 39), che raffigurano prevalentemente<br />
uomini (in grande maggioranza) e donne, animali, modellini<br />
di imbarcazioni, modellini di nuraghi, esseri fantastici, riproduzioni<br />
miniaturistiche di oggetti e arredi; di bronzo sono anche<br />
alcuni oggetti rituali, come insegne processionali o trofei votivi. Venivano<br />
realizzati con la tecnica della “cera persa”: si modellava<br />
una statuina di cera o sego, che veniva poi racchiusa in uno stampo<br />
di argilla, forato al di sopra e al di sotto; il metallo fuso veniva<br />
fatto colare dal foro superiore e prendeva il posto della cera che,<br />
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Figura 46<br />
Bronzetti nuragici<br />
su base in pietra,<br />
dal Museo archeologico<br />
di Nuoro.