Verso l'unità della Chiesa in Svizzera - Conferenza dei vescovi ...
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Dalla Consultazione risultarono parecchi progetti di lavoro assai variegati, per<br />
esempio sul rapporto di Stato e <strong>Chiesa</strong> entro la tematica generale <strong>dei</strong> rapporti <strong>della</strong><br />
<strong>Chiesa</strong> con la società. Alcune proposte di rilievo sorte dalla consultazione <strong>in</strong> seno a<br />
gruppi di lavoro sono poi state elaborate e trasformate <strong>in</strong> progetti concreti. Tema<br />
primario <strong>della</strong> Consultazione fu quello d’uno stile di vita responsabile. Si aggiunsero il<br />
tema dell’<strong>in</strong>segnamento religioso a scuola e <strong>in</strong>terrogativi d’ord<strong>in</strong>e teologico su fede e<br />
vita. Fu discussa anche la questione strutturale del posto delle piccole Chiese libere <strong>in</strong><br />
seno alla comunità di lavoro svizzera e le relazioni <strong>della</strong> stessa con le comunità<br />
cantonali.<br />
Per il 1981 era prevista la visita pastorale del papa Giovanni Paolo II° <strong>in</strong><br />
<strong>Svizzera</strong>. A preparazione dell’<strong>in</strong>contro con il papa il Consiglio <strong>della</strong> Federazione delle<br />
Chiese protestanti <strong>della</strong> <strong>Svizzera</strong> elaborò il memorandum “Le Chiese evangeliche nel<br />
movimento ecumenico”, con l’<strong>in</strong>tento di illustrare “il movimento ecumenico nell’ottica<br />
dell’eredità <strong>della</strong> Riforma e con quali conv<strong>in</strong>zioni e speranze esso si rivolge alle altre<br />
Chiese”. A causa dell’attentato perpetrato contro il papa il 13 maggio 1981, la sua<br />
visita fu rimandata. Il Consiglio <strong>della</strong> Federazione delle Chiese protestanti pubblicò<br />
comunque il memorandum, nella speranza di contribuire, <strong>in</strong>dipendentemente dal<br />
viaggio papale, “ad approfondire il dialogo ecumenico <strong>in</strong> <strong>Svizzera</strong>”. 33<br />
A seguito di quest’evento scaturì nel 1982 una serie di contatti diretti tra la<br />
<strong>Conferenza</strong> <strong>dei</strong> <strong>vescovi</strong> svizzeri e il Consiglio <strong>della</strong> Federazione delle Chiese<br />
protestanti, poiché il memorandum aveva circoscritto <strong>in</strong> maniera <strong>in</strong>aspettatamente<br />
<strong>in</strong>cisiva le divergenze confessionali, così da rendere necessari colloqui bilaterali diretti<br />
tra i responsabili delle due Chiese.<br />
In anni precedenti le dichiarazioni comuni su questioni attuali di politica sociale,<br />
elaborate dalle rispettive commissioni d’esperti, avevano già ottenuto una vasta<br />
risonanza pubblica. A questo livello d’<strong>in</strong>tervento sono da annoverare soprattutto le “7<br />
tesi delle Chiese sulla politica verso gli stranieri” (1974), fornite d’un commento<br />
attualizzato nel 1985, come pure i memoranda delle tre Chiese nazionali su questioni<br />
<strong>in</strong>erenti all’asilo: I. “Dalla parte <strong>dei</strong> profughi” (1985), II. “Per una politica d’asilo<br />
umana” (1987) e “Dalla parte degli oppressi. Per un avvenire comune. Memorandum<br />
delle tre Chiese per il superamento <strong>della</strong> xenofobia e del razzismo” (1991).<br />
La <strong>Svizzera</strong> ed il terzo mondo<br />
I gruppi ecclesiali che si occupavano di temi sociopolitici, nella prima fase <strong>della</strong><br />
loro collaborazione, si resero conto dello iato sempre più profondo tra poveri e ricchi e<br />
che questo iato era il conflitto sociale più importante nel mondo.<br />
Nel 1961/’62 furono fondate le due opere assistenziali svizzere, il Sacrificio<br />
quaresimale <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> cattolica e Pane per i fratelli (oggi Pane per tutti) delle<br />
Chiese evangeliche riformate. F<strong>in</strong> da pr<strong>in</strong>cipio hanno mantenuto buoni contatti tra<br />
loro, tanto che s’istituì nel 1970 una collaborazione <strong>in</strong> partenariato 34 . Nello stesso<br />
momento vi era il desiderio di <strong>in</strong>tervenire maggiormente nel dibattito pubblico su temi<br />
sociali e sociopolitici. Per garantire una preparazione specifica a questi <strong>in</strong>terventi,<br />
l’Assemblea <strong>dei</strong> delegati <strong>della</strong> Federazione delle Chiese protestanti <strong>della</strong> <strong>Svizzera</strong><br />
decise di fondare l’Istituto d’etica sociale, che <strong>in</strong>iziò a operare il 1° aprile 1970. Da<br />
parte cattolica la Comunità di lavoro per l’aiuto allo sviluppo (“Arbeitsgeme<strong>in</strong>schaft für<br />
Entwicklungshilfe”) preparò la fondazione “Justitia et Pax”, costituita il 21 febbraio<br />
1968 e <strong>in</strong> seguito a parecchie difficoltà tramutata il 3 luglio 1973 <strong>in</strong> una commissione<br />
<strong>della</strong> <strong>Conferenza</strong> <strong>dei</strong> <strong>vescovi</strong> svizzeri.<br />
33 Sul viaggio compiuto dal papa nel 1984 esiste: “Unterwegs zur E<strong>in</strong>heit? Schweizer Protestanten, Oekumene und<br />
Papst”, edito dal Comitato <strong>della</strong> Federazione delle chiese evangeliche <strong>della</strong> <strong>Svizzera</strong>, Berna 1984.<br />
34 Dal 1992 fa parte alla collaborazione pure “Essere partner”, l’opera d’aiuto <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> cristo cattolica.<br />
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