Verso l'unità della Chiesa in Svizzera - Conferenza dei vescovi ...
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Già prima del Concilio era maturato il piano per un’ampia enciclopedia teologica<br />
che diventò una moderna Summa Theologiae dogmaticae. Fe<strong>in</strong>er dedicò i suoi studi al<br />
concetto di “storia <strong>della</strong> salvezza”. Grazie a questo concetto poteva liberarsi dal<br />
pensiero scolastico-metafisico con la sua immag<strong>in</strong>e statica di Dio sostituendola con<br />
una <strong>in</strong>terpretazione d<strong>in</strong>amica di Dio. Questa svolta sembrava a noi studenti di teologia<br />
<strong>in</strong> quell’epoca una decisione nuova ed ultimativa, irreversibile e def<strong>in</strong>itiva, e non<br />
potevamo immag<strong>in</strong>arci che anche questo punto di partenza fosse stato oggetto di<br />
critiche ogni tanto aspre.<br />
Pubblicato sotto il titolo “Mysterium salutis” negli anni 1965 – 1976 dagli editori<br />
Johannes Fe<strong>in</strong>er e Magnus Löhrer, questo opus magnum offre <strong>in</strong> maniera<br />
monumentale una visione generale <strong>della</strong> teologia dogmatica sotto l’aspetto <strong>della</strong> storia<br />
<strong>della</strong> salvezza. A causa di una lunga malattia di Fe<strong>in</strong>er il contributo di Löhrer a questa<br />
opera diventò sempre più importante. La sigla “MySal” con cui si soleva circoscrivere il<br />
titolo “Mysterium salutis” è forse un po’ equivoca, ma l’opera stessa rimane un<br />
classico di importanza fondamentale per generazioni che trova il suo paragone nella<br />
“Kirchliche Dogmatik” (La dogmatica <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>) di Karl Barth con la quale Fe<strong>in</strong>er si<br />
misurava sempre. Un bellissimo frutto del suo impegno ecumenico è un catechismo<br />
ecumenico con il titolo “Neues Glaubensbuch” (Un nuovo catechismo) che Fe<strong>in</strong>er editò<br />
<strong>in</strong>sieme con Lukas Vischer.<br />
Non si deve dimenticare il movimento di apertura che riempiva St. Luzi dagli<br />
anni ’50 e di cui anche Fe<strong>in</strong>er era un autore determ<strong>in</strong>ante. Al contrario <strong>della</strong> curia<br />
<strong>vescovi</strong>le di Soletta e di certi aizzatori presso la facoltà di teologia a Lucerna,<br />
aleggiava uno spirito liberale e tollerante giù dal palazzo episcopale di Coira, con il suo<br />
sem<strong>in</strong>ario. Hans Urs von Balthasar con la sua fama di dissidente temerario perché<br />
aveva abbandonato l’ord<strong>in</strong>e <strong>dei</strong> gesuiti, vi trovò “asilo” e il vescovo Christianus<br />
Cam<strong>in</strong>ada lo <strong>in</strong>card<strong>in</strong>ò nella diocesi di Coira. Anche Von Balthasar svolgeva un <strong>in</strong>flusso<br />
importante su Fe<strong>in</strong>er. Lo stesso vescovo Cam<strong>in</strong>ada restava sostenitore comprensivo di<br />
Otto Karrer, già prima pioniere dell’ecumenismo ed anche lui uscito dall’ord<strong>in</strong>e <strong>dei</strong><br />
gesuiti e sospeso dalle funzioni sacerdotali per un periodo più lungo a motivo di un<br />
suo breve soggiorno <strong>in</strong> un sem<strong>in</strong>ario per predicatori protestanti. Karl Rahner poteva<br />
pubblicare alcuni volumi <strong>dei</strong> suoi “Schriften zur Theologie” con il “permesso di stampa<br />
ecclesiastico <strong>della</strong> curia <strong>vescovi</strong>le di Coira”. Johannes Fe<strong>in</strong>er morì il 30 novembre<br />
1985.<br />
Albert Gasser<br />
He<strong>in</strong>rich Stirnimann OP (1920-2005)<br />
Il 9 giugno 2005 moriva Padre He<strong>in</strong>rich Stirnimann, o.p., uno <strong>dei</strong> protagonisti<br />
ed architetti più importanti dell’ecumenismo <strong>in</strong> <strong>Svizzera</strong>. He<strong>in</strong>rich Stirnimann, figlio del<br />
pediatra Stirnimann, nacque il 15 giugno 1920 a Lucerna. Ivi frequentò le scuole;<br />
conseguì la maturità presso la Scuola cantonale e com<strong>in</strong>ciò gli studi di architettura al<br />
Politecnico di Zurigo. Il suo senso per la bellezza e per l’estetica, il suo impegno a<br />
favore dell’arte e di artisti lo avrebbe accompagnato per tutta la vita, anche quando<br />
decise, nel 1942, di entrare nell’ord<strong>in</strong>e <strong>dei</strong> dom<strong>in</strong>icani.<br />
Insieme con i suoi colleghi francofoni fu mandato nel noviziato a Chieri/Tor<strong>in</strong>o,<br />
dove fece la sua prima professione il 22 novembre 1943. Dopo aver studiato per<br />
alcuni anni all’”Angelicum” di Roma fu ord<strong>in</strong>ato sacerdote il 20 giungo 1947. Celebrò<br />
la prima messa nella Hofkirche di Lucerna. Studiò a Friburgo ed a Roma per laurearsi<br />
<strong>in</strong> teologia. Su <strong>in</strong>vito <strong>dei</strong> superiori irlandesi <strong>in</strong>segnò teologia sistematica per alcuni<br />
semestri a Tailaght/Dubl<strong>in</strong>o.<br />
Nel 1952 He<strong>in</strong>rich Stirnimann fu nom<strong>in</strong>ato professore di teologia fondamentale<br />
e apologetica all’università di Friburgo/<strong>Svizzera</strong>. Iniziò un periodo di quasi trent’anni di<br />
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