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Verso l'unità della Chiesa in Svizzera - Conferenza dei vescovi ...

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la verg<strong>in</strong>e Maria, madre di Dio ed icona <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> 55 .<br />

È importante l’affermazione che le Chiese nel camm<strong>in</strong>o ecumenico non<br />

impongano nessun altro obbligo oltre a quelli <strong>in</strong>dispensabili. In più si richiede uno<br />

sforzo particolare di applicare effettivamente i risultati <strong>dei</strong> dialoghi alla vita <strong>della</strong><br />

<strong>Chiesa</strong>. A questo scopo i <strong>vescovi</strong> dovrebbero entrare <strong>in</strong> <strong>in</strong>terazione con i teologi e con<br />

le facoltà teologiche.<br />

Il primato del vescovo di Roma<br />

Non rimangono queste riflessioni troppo teoriche e non falliscono<br />

concretamente sulla questione del primato del papa ed sulla concezione del m<strong>in</strong>istero<br />

petr<strong>in</strong>o, una questione che sembra ancora dividere le Chiese? Si ricordi<br />

l’<strong>in</strong>comprensione, anche <strong>in</strong> seno alla stessa <strong>Chiesa</strong> cattolica, che suscitò la Lettera<br />

rivolta nel 1992 ai <strong>vescovi</strong> cattolici su alcuni aspetti <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> <strong>in</strong>tesa come<br />

communio. In questa circolare si sottol<strong>in</strong>ea che “dobbiamo vedere il m<strong>in</strong>istero del<br />

Successore di Pietro non solo come un servizio "globale" che raggiunge ogni <strong>Chiesa</strong><br />

particolare dall'"esterno", ma come già appartenente all'essenza di ogni <strong>Chiesa</strong><br />

particolare dal "di dentro"” 56 .<br />

Se ne possono notare i punti positivi:<br />

Il papa, nell’enciclica “Ut unum s<strong>in</strong>t”, parla di sé sempre nel senso di vescovo di<br />

Roma, Identificando la potestà del m<strong>in</strong>istero <strong>in</strong> funzione dell’unità <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>.<br />

Chiede scusa alle altre Chiese per il fatto che il suo m<strong>in</strong>istero sia per loro un<br />

ostacolo e gravato da ricordi dolorosi a motivo alla storia.<br />

Il primato del vescovo di Roma non è più un tabù per l’ecumenismo: Giovanni<br />

Paolo II° <strong>in</strong>vita ad un “dialogo fraterno, paziente, nel quale potremmo ascoltarci<br />

al di là di sterili polemiche” 57 , per trovare <strong>in</strong>sieme una forma adeguata<br />

dell’esercizio del primato.<br />

La posizione del vescovo di Roma si spiega perché egli è il vescovo <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong><br />

che conserva l'impronta del martirio di Pietro e di quello di Paolo 58 .<br />

Grazie al loro rifiuto dell’<strong>in</strong>fallibilità papale e del primato sulla giurisdizione <strong>della</strong><br />

<strong>Chiesa</strong> cattolica, le Chiese ortodosse aiutano a chiarire che queste due affermazioni<br />

non sono da considerare come imposte <strong>in</strong> modo esterno alla <strong>Chiesa</strong>. Le Chiese <strong>della</strong><br />

Riforma, al momento, danno soltanto un’importanza limitata all’unità visibile nella<br />

fede che si manifesta nel m<strong>in</strong>istero petr<strong>in</strong>o. La loro concezione s<strong>in</strong>odale di una<br />

episcopé ecclesiale implica una distanza scettica verso ogni forma di guida per la<br />

<strong>Chiesa</strong> <strong>in</strong> cui il m<strong>in</strong>istero ord<strong>in</strong>ato e la giurisdizione sono contenuti <strong>in</strong> una persona.<br />

Pure questo dissenso aiuta la teologia cattolica a chiarire <strong>in</strong> quale relazione l’autorità<br />

papale sta con i <strong>vescovi</strong> e con la potestà di tutti i figli di Dio.<br />

Quanto dura ancora il camm<strong>in</strong>o?<br />

A conclusione <strong>della</strong> sua enciclica, il vescovo di Roma parla di una nuova epoca<br />

di grazia ecumenica. Siamo <strong>in</strong>coraggiati nel richiamare alla memoria la grande visione<br />

dell’unità di tutte le Chiese e di fare quei piccoli passi che sono necessari per il<br />

camm<strong>in</strong>o verso l’unità.<br />

Quanto dura ancora il camm<strong>in</strong>o? Probabilmente non è possibile darne una<br />

risposta concreta. Perché questo camm<strong>in</strong>o è il camm<strong>in</strong>o <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> stessa, il<br />

camm<strong>in</strong>o dest<strong>in</strong>ato all’uomo che vive nella sua miseria ed ha bisogno <strong>della</strong> salvezza, il<br />

camm<strong>in</strong>o che conduce al Padre mediante il Figlio nello Spirito. Quanto dura questo<br />

camm<strong>in</strong>o? Il Consiglio ecumenico delle Chiese si comprende come uno strumento del<br />

55 Cfr. Ut unum s<strong>in</strong>t, n. 79.<br />

56 Communionis notio, n. 13.<br />

57 Ut unum s<strong>in</strong>t, n. 96.<br />

58 Ut unum s<strong>in</strong>t, n. 90.<br />

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