01.06.2013 Views

Nel mio principio è la mia fine - Il Dialogo

Nel mio principio è la mia fine - Il Dialogo

Nel mio principio è la mia fine - Il Dialogo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

30/12/07<br />

Informatio<br />

notizie non vere serviva solo per conchiudere a piacere dei ministri<br />

oltre che dell'opinione pubblica. Rec<strong>la</strong>mava, anche in vista di ciò, <strong>la</strong><br />

pronta "soppressione di queste cittadelle del<strong>la</strong> reazione". Così con<br />

uno scritto ufficiale calunniavansi frati e monache, per rendere<br />

agevole l'abolire gli ordini religiosi in Sicilia.<br />

[…] Senza averne l'autorità, il Cadorna istituì tribunali militari e<br />

pubblicò fiere leggi contro i creduti colpevoli...<br />

E così il Pagano: «rimboccanti le carceri di imputati, tutta gente<br />

popo<strong>la</strong>na, strumenti di un moto rabbioso ed inutile, tolta ogni<br />

comunicazione coi parenti, era pur fortunato chi trovavasi con un<br />

processo allestito o incominciato. Molti imprigionati furono posti in<br />

dimenticanza e <strong>la</strong>sciati marcire nel carcere preventivo…<br />

[…] Ma più di tutti fu maltrattato il clero: anche chi lo suppose in<br />

parte colpevole, condannò "gli strapazzi onde fu trattato" dagli<br />

uffiziali del governo che "mostrò nei suoi atti un dispetto volgare,<br />

impolitico e dannoso".<br />

Cadorna all’Arcivescovo Naselli…<br />

Cadorna all'arcivescovo di Palermo, Giambattista Naselli, scrisse<br />

lettera impudente e vil<strong>la</strong>na e fece<strong>la</strong> stampare, a gloria, nel Giornale di<br />

Sicilia del 30 settembre 1866. Premise a questa aspre parole dicendo:<br />

«Dopo le scelleratezze e gli orrori deplorati in Palermo nel moto<br />

anarchico dei giorni trascorsi, dopo che tutti sanno qual influenza vi<br />

abbiano esercitato e frati e preti anche col loro materiale concorso,<br />

l'arcivescovo non ha avuto una so<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> di riprovazione per siffatta<br />

offesa al<strong>la</strong> morale, al<strong>la</strong> civiltà ed al vangelo».<br />

Quattro anni dopo, questo amante del<strong>la</strong> morale, del<strong>la</strong> civiltà e del<br />

vangelo, bombardò Roma (20 settembre 1870) per toglier<strong>la</strong> a Pio IX.<br />

Intanto, ecco ciò che scrisse all'ottuagenario monsignor Naselli,<br />

arcivescovo di Palermo, chiedendogli spiegazione dei moti accaduti:<br />

"Permetterà <strong>la</strong> Emin. V. che io le chieda francamente spiegazioni<br />

del<strong>la</strong> condotta da lei tenuta nelle ultime dolorose vicissitudini che<br />

hanno contristato Palermo e dintorni. Io debbo credere che el<strong>la</strong> abbia<br />

troppo <strong>la</strong> coscienza dei propri doveri per potersi menomamente<br />

dubitare che vi abbia potuto contravvenire per incertezza sul modo<br />

come rego<strong>la</strong>rsi. El<strong>la</strong> non poteva ignorare che il clero rego<strong>la</strong>re e, in<br />

non poca parte anche il seco<strong>la</strong>re, avevano da tempo dato opera a<br />

sconvolgere l'ordine pubblico e ad ispirare al<strong>la</strong> plebaglia massime<br />

immorali e sovvertitrici. Non poté del pari disconoscere che frati e<br />

preti e monache perfino, non si guardarono, con un'impudenza senza<br />

esempio, o dal mettersi al<strong>la</strong> testa delle orde dei rivoltosi, o<br />

dall'incitarle al<strong>la</strong> rapina e al saccheggio.<br />

Ebbene, cosa fece <strong>la</strong> Eminenza vostra a prevenire che questi indegni<br />

ministri del santuario, che queste vestali fanatiche di bugiardo fervore<br />

e di superstizione si fossero fatti complici dei più atroci reati? Mentre<br />

13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!