Nel mio principio è la mia fine - Il Dialogo

30/12/07
Informatio
Da Sebastopoli a Grenoble: l'ottocento e
il colera
L’instabilità politica
L'ottocento è un secolo assai caratteristico: sommovimenti politici
all'interno delle diverse nazioni; turbamenti socio-economici che
coinvolgono le strutture dell'assetto dato nel 1815 durante il
Congresso di Vienna.
…a Vienna varati due principi
I lavori a Vienna nel 1814 erano cominciati emblematicamente il
giorno di una festa cattolica: tutti i Santi. E poi il deus ex machina del
Congresso, il principe di Metternich, era riuscito a varare due principi
assai importanti per quell’Europa appena uscita dal flagello delle
incursioni di Napoleone. Questi, a suo bell'aggio, l'aveva distribuita e
attribuita a personaggi di suo gradimento e a suo servizio:
- i Borboni di Napoli e Sicilia li aveva mandati a spasso sostituendoli
con Gioacchino Murat;
- il reame di Sardegna, già dei Savoia, era rientrato nel mucchio delle
concessioni o attribuzioni per lo più parentali;
- nel resto d'Italia (Gran ducati del Nord) aveva sconvolto di fatto gli
equilibri preesistenti e incluso lo Stato Pontificio.
…il criterio di legittimità
Perciò i congressisti avevano accettato di buon grado il principio di
legittimità del “preesistente". Anzi legittimità da restaurare ad ogni
costo. E l'Austria degli Asburgo era riuscita ad accampare la
legittimità sul Lombardo Veneto che, senza difficoltà, poté essere
risucchiato nell'Impero Austro-Ungarico.
…l'altro criterio: Europa, civitas cristiana, baluardo contro l’Islam
L’operazione riuscì in pieno dato che, a supporto di essa, fu invocata
l’applicazione del secondo principio: l’Europa rimaneva cristiana ed
imperiale e si ergeva, proprio nei suoi due più grandi imperi (Impero
Austro Ungarico ed Impero Zarista in Russia) a baluardo della civitas
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