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OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org

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Allo stesso tempo il profeta comprese che non solo quei popoli, ma i Giudei<br />

dal cuore più semplice sarebbero pervenuti anch’essi alla nostra filosofia,<br />

dopo aver abbandonato le vittime, gli olocausti e l’osservanza di tutti gli altri<br />

riti materiali. Considerò anche l’ineffabile carità di Dio verso il genere umano,<br />

carità che supera ogni intelligenza, e fu preso da ammirazione di fronte a tanti<br />

futuri cambiamenti, come Dio avrebbe mirabilmente trasferito tutti questi riti<br />

in un ordine superiore, come gli uomini da demoni sarebbero divenuti angeli e<br />

si sarebbe introdotto un genere di vita degno del cielo. Tutto questo sarebbe<br />

avvenuto dopo l’abolizione del vecchio sacrificio e con un altro sacrificio, col<br />

corpo di Cristo: colmo di ammirazione e di stupore esclama: "Tu hai fatto o<br />

Signore molte meraviglie".<br />

Per insegnare che questo vaticinio era fatto nella persona di Cristo, dopo aver<br />

detto "Non volesti sacrificio e oblazione" soggiunge: "Ma mi hai dato un<br />

corpo". Parla del corpo del Signore, del sacrificio uguale in tutto il mondo,<br />

sacrificio che purificò le nostre anime, dissolse i peccati, distrusse la morte e<br />

aprì il cielo, mostrandoci molte e grandi speranze; predispose tutti gli altri<br />

eventi e Paolo nel vederli esclamò: "Oh profondità delle ricchezze della<br />

Sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi<br />

e impenetrabili le sue vie!" (Rom. XI, 33). Prevedendo tutti questi prodigi<br />

Davide diceva: "Tu, Signore Dio mio, hai fatto molte meraviglie!", poi<br />

parlando nella persona di Cristo: "Non chiedesti gli olocausti per i peccati" e<br />

soggiunse: "Allora dissi: ecco vengo" (Salmo XXXIX, 7-8). "Allora"? Quando?<br />

Quando verrà il tempo di una dottrina più perfetta. Poiché ciò che è imperfetto<br />

poteva essere insegnato dai suoi ministri, ma ciò che è sublime e che supera la<br />

natura umana doveva essere insegnato dall’autore stesso della legge.<br />

Per questo Paolo ha detto: "Un tempo molte volte e in molti modi Dio ha<br />

parlato ai nostri padri per mezzo dei profeti. In questi ultimi tempi ha parlato<br />

a noi per mezzo del Figlio che ha costituito erede di ogni cosa e per mezzo del<br />

quale ha creato anche i secoli" (Ebr. I, 1-2). E Giovanni ha scritto: "La legge è<br />

stata data da Mosè, la grazia e la verità sono venute da Gesù Cristo" (Giov. I,<br />

17). Pertanto questo è l’onore più alto della legge, l’aver preannunciato la<br />

natura umana di quel Maestro. Inoltre perché non si creda che Egli sia un Dio<br />

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