OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org
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Sesta Omelia<br />
1 - Sino a quando vivono nelle foreste e non hanno ancora combattuto contro<br />
gli uomini, le belve sono meno selvagge e meno feroci; ma, quando i cacciatori<br />
dopo averle catturate le portano in città e chiuse in gabbia le incitano a<br />
combattere contro gli uomini, le belve, dopo averli assaliti, gustata la carne e<br />
bevuto il sangue umano, non solo non si astengono facilmente da tale cibo, ma<br />
anzi si precipitano con avidità su questo pasto.<br />
Questo è veramente quello che proviamo anche noi: infatti, dopo che abbiamo<br />
combattuto contro i Giudei e respinto con energia i loro impudenti attacchi,<br />
sovvertito i loro ragionamenti, distrutto ogni superbia che si eleva contro la<br />
conoscenza di Dio e portato all’obbedienza di Cristo i pensieri ribelli, ci prese<br />
un desiderio, ancora maggiore, di riprendere la lotta contro di loro.<br />
Che farò dunque? Vedete come la mia voce si è fatta debole e non può<br />
sostenere di nuovo un lungo sermone; mi accade come al soldato il quale,<br />
dopo aver respinto molti nemici, attaccato con grande vigore le loro schiere, e<br />
averne uccisi molti, improvvisamente, confuso, è costretto a ritirarsi tra i suoi<br />
essendosi rotta la spada. Quanto mi capita è ancora più grave.<br />
Infatti, il soldato a cui si è rotta la spada può pur sempre impadronirsi della<br />
spada di un vicino, assecondare il suo impeto e mostrare grande valore; ma se<br />
viene a mancare la voce non è possibile prendere in prestito la voce di un<br />
altro. Che fare? Fuggiremo anche noi? No, non lo permette la potenza e la<br />
forza della vostra carità. Ho molto rispetto per la presenza del nostro Padre e<br />
per la vostra sollecitudine, perciò intraprenderò questo compito superiore alle<br />
mie forze, contando sulle sue preghiere e sulla vostra carità. Nessuno di voi<br />
condanni come intempestivo questo sermone, se oggi [era una festa dei<br />
martiri], mentre i martiri ci chiamano al loro ricordo, tralasciamo di esporre le<br />
loro lotte e scendiamo nell’arena a combattere contro i Giudei.<br />
Certamente questo sermone sarà più gradito agli stessi martiri; le nostre lodi<br />
non accrescono la loro gloria; che bisogno hanno delle parole umane essi le cui<br />
lotte hanno superato i limiti dell’umana natura, e il cui premio vince la forza<br />
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