OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org
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Ma se chi è dominato dalla concupiscenza e dall’ira è un ubriaco, molto di più<br />
lo è l’uomo empio, che bestemmia Dio, respinge la sue leggi e non vuol<br />
rinunziare a questa eccessiva ostinazione. Egli è ubriaco e pazzo, in condizioni<br />
peggiori di coloro che si danno alle gozzoviglie e sragionano, ma non sembra<br />
acc<strong>org</strong>ersene. Perché proprio questo capita con l’ubriachezza, di non capire<br />
assolutamente che si agisce in modo turpe.<br />
Quello che è gravissimo in coloro che hanno perso la ragione, è che mentre<br />
sono malati, non capiscono di essere tali: ed è così ora per i Giudei, sono<br />
ubriachi e non se ne acc<strong>org</strong>ono.<br />
Il loro digiuno è passato, è vero, un digiuno più vergognoso dell’ubriachezza;<br />
ma noi non allentiamo la sollecitudine per i nostri fratelli e non crediamo che<br />
in avvenire possa essere loro importuna. Faremo come i soldati: quando<br />
terminata la battaglia, messo in fuga il nemico e tornati dall’inseguimento,<br />
non corrono subito alle tende, ma prima ritornati sul posto del conflitto,<br />
raccolgono quelli dei loro che hanno perso la vita e li sotterrano.<br />
Se vedono in mezzo ai morti alcuni che respirano ancora e che non hanno<br />
ferite letali, li portano nelle tende e prestano loro molte cure: estratto il ferro,<br />
chiamati i medici, deterso il sangue, usati tutti i rimedi e tutte le altre cure, li<br />
riportano alla salute. E anche noi, poiché col soccorso della grazia di Dio,<br />
abbiamo inseguito i Giudei armando contro di loro i Profeti, ora, che siamo<br />
tornati, vediamo se qualcuno dei nostri fratelli è caduto, se qualcuno ha<br />
partecipato al digiuno, se qualcuno ha preso parte alle loro solennità.<br />
Certo non seppelliremo nessuno; al contrario, prendiamo i nostri feriti e<br />
curiamoli. Ma mentre nelle guerre ordinarie colui che è caduto e ha reso<br />
l’anima non può essere salvato dal compagno e riportato in vita, in questa<br />
guerra, in questa battaglia, anche se ha ricevuto una ferita mortale ci è<br />
possibile, con l’aiuto della grazia di Dio, riportarlo in vita.<br />
Questa morte non è, come quell’altra, una morte della natura, ma morte della<br />
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