OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org
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5 - Che quegli antichi santi ebrei si siano totalmente astenuti lo<br />
comprenderete dalle risposte date a chi li interrogava. Infatti ai barbari che<br />
premevano con insistenza per obbligarli a cantare accompagnandosi con i loro<br />
strumenti dicendo loro: "Cantateci gli inni del Signore" (Salmo CXXXVI, 3),<br />
essi che avevano ben chiaro nella mente che non era lecito farlo fuori di<br />
Gerusalemme, risposero: "Come potremmo cantare gli inni del Signore<br />
essendo in terra straniera?". E ancora, ecco che cosa dicevano i tre giovani<br />
prigionieri a Babilonia: "Non vi è ora principe, né profeta, né luogo in cui sia<br />
permesso sacrificare in vostra presenza e ottenere misericordia" (Dan. III,<br />
38). Certamente vi era là molto spazio, ma poiché non vi era il tempio, si<br />
astenevano dall’offrire sacrifici.<br />
Ad altri poi il Signore parlò per mezzo di Zaccaria; parlando degli anni che<br />
avevano passati in cattività chiese: "Avete osservato il digiuno per settanta<br />
anni?" (Zac. VII, 5). Perché dunque tu giudeo ora digiuni, mentre i tuoi<br />
antenati si sono astenuti dai sacrifici, dai digiuni, dalla celebrazione delle<br />
feste? Risulta evidente che essi non celebravano la Pasqua, giacché dove non<br />
c’era sacrificio non poteva esserci festività, dato che la festività esige il<br />
sacrificio.<br />
Ma se volessimo dare una dimostrazione ancora più precisa, ripeteremmo<br />
quello che dice Daniele: "Io Daniele passai quei giorni piangendo; per tre<br />
settimane non mangiai pane; né vino né carne entrarono nella mia bocca; in<br />
quelle settimane non unsi il mio corpo con unguenti e il ventiquattresimo<br />
giorno del primo mese ebbi una visione" (Dan. X, 2-4). Ascoltatemi ora con<br />
molta attenzione perché questo passo dimostra chiaramente che allora gli<br />
ebrei non celebravano la Pasqua. Come risulta questo? Ve lo spiegherò:<br />
durante i giorni degli azimi, agli ebrei non era permesso il digiuno; ora<br />
Daniele passò ventun giorni senza toccare pane. Subito qualcuno obbietterà:<br />
"Come sai che questi ventun giorni coincidevano con i giorni degli azimi?".<br />
Questo è dimostrato dalle parole di Daniele che dice: il ventiquattresimo<br />
giorno del primo mese. Ora le celebrazioni di Pasqua terminavano il<br />
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