OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org
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enevolenza, sia che tutti i santi, rallegrandosi del tuo coraggio, abbiano<br />
pregato per te di tutto cuore. Se tali sono quaggiù i premi per questo coraggio,<br />
pensa alle corone che riceverai lassù quando Cristo, alla presenza degli angeli<br />
e degli arcangeli, verrà a prenderti per mano e condurti in mezzo all’assemblea<br />
e a tutti quelli che ascolteranno dirà: "Quest’uomo, mentre era divorato dalla<br />
febbre e mentre molti lo esortavano a liberarsi dal male, per rispetto del mio<br />
nome, per timore, per non offendermi in alcun modo, respinse tutti coloro che<br />
promettevano la guarigione con gli incantesimi, li cacciò fuori con ignominia,<br />
scegliendo di morire piuttosto che perdere il mio amore".<br />
Se coloro che diedero da bere o da mangiare o da vestirsi saranno accolti da<br />
Cristo, a maggior ragione lo saranno quelli che scelsero di sopportare la febbre<br />
a causa di Lui; donare del pane o delle vesti non è la stessa cosa che<br />
sopportare una lunga malattia, anzi questo è molto più meritevole. E quanto<br />
più grandi saranno la fatica e i dolori sopportati, tanto più splendida sarà<br />
anche la corona.<br />
Meditiamo queste considerazioni sia che siamo sani, sia che siamo malati e<br />
parliamone tra di noi. E se ci capiterà una volta di essere colpiti da<br />
un’insopportabile febbre, diciamo a noi stessi: "Se fossimo trascinati in<br />
tribunale per una contesa contro di noi e condannati ad essere appesi e i nostri<br />
fianchi lacerati, non sarebbe forse necessario sopportare ciò pur senza alcun<br />
vantaggio e nessun compenso?".<br />
Riflettiamo ora su questo: se la ricompensa per la pazienza sia abbastanza<br />
grande da sollevare un animo abbattuto. "Ma, forse mi dirai, la febbre è ben<br />
molesta!". Allora mettila a confronto con le fiamme dell’inferno che eviterai<br />
certamente se vorrai tollerarla con molta pazienza. Ripensa a quanto hanno<br />
sopportato gli Apostoli, rifletti come i giusti sono sempre stati tribolati,<br />
ricorda il beato Timoteo che per l’infermità sin dall’adolescenza non riusciva a<br />
respirare ed era colpito da continue malattie, tanto che Paolo parlandone<br />
disse: "Bevi anche un pò di vino per il tuo stomaco e per le tue frequenti<br />
infermità" (I Tim. V, 23). Se Timoteo, quel giusto, quel santo che ebbe una<br />
grande autorità, che resuscitò i morti, che scacciò i demoni, che guarì<br />
innumerevoli mali, soffrì tanto crudelmente, quale giustificazione avresti tu<br />
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