OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org
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se, anche per questa, è prefissato un tempo determinato: dove sarà possibile<br />
trovare la risposta? Nelle parole che il profeta dirà in seguito: invero Daniele<br />
aveva udito di molti e gravi mali, dell’incendio di Gerusalemme, della<br />
distruzione dello Stato, della prigionia degli ebrei e desiderava conoscere la<br />
fine di tutto questo e quale sarebbe stato il futuro cambiamento. Così<br />
interrogò il Signore: "O Signore, quale sarà la fine di tutto questo? Rispose:<br />
Vieni qui Daniele, perché le parole sono chiuse e sigillate sino alla fine del<br />
tempo stabilito", indicando in tal modo l’oscurità di quanto detto (Dan. XII, 8<br />
e segg.). Spiega poi la causa di tante sciagure permesse da Dio: "Sino a che<br />
molti siano scelti e resi puri e provati dal fuoco, finché i malvagi agiranno<br />
con malvagità e sia gli empi che i prudenti capiscano". In seguito, predicendo<br />
la durata di questo triste periodo, dice: "Dal tempo in cui saranno aboliti gli<br />
endelechismi"; così erano chiamati i sacrifici quotidiani, perché endeleces<br />
significa perpetuo, frequente, continuo. Era infatti uso dei Giudei offrire al<br />
mattino e alla sera di ogni giorno un sacrificio al Signore: per questa frequenza<br />
e continuità venivano definiti perpetui. Ora dopo che Antioco avrà abolito e<br />
mutato questo uso o secondo l’espressione dell’angelo "dopo l’abolizione del<br />
sacrificio perpetuo, cioè da quando questo sacrificio sarà tolto, passeranno<br />
mille duecento novanta giorni" cioé un po’ più di tre anni e mezzo; allora<br />
sarebbe arrivata la fine dei loro mali e aggiunge: "Beato colui che avrà<br />
sopportato e arriverà a mille trecento trentacinque giorni". Ai<br />
milleduecentonovanta ne sono stati aggiunti quarantacinque. Il conflitto che<br />
rese completa la vittoria durò appunto questi quarantacinque giorni; con la<br />
vittoria si ebbe il cambiamento e la liberazione. Dicendo: "Beato colui che<br />
avrà sopportato per mille trecento trentacinque giorni" conferma che dopo vi<br />
sarà un cambiamento. Non disse semplicemente "chi arriverà", ma "chi avrà<br />
sopportato e arriverà", perché molti di quelli che avevano commesso delle<br />
iniquità vedranno il cambiamento, ma non essi sono detti beati, bensì quelli<br />
che nei giorni dell’afflizione avevano reso testimonianza, non avevano tradito<br />
la loro religione ed avevano ottenuto la liberazione.<br />
Si può essere più chiari? Vedi dunque: il Profeta non solo annunzia nella<br />
maniera più esatta gli anni e i mesi di questa cattività, ma persino il giorno in<br />
cui doveva aver termine.<br />
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