OMELIE CONTRO GLI EBREI - TerraSantaLibera.org
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Affinché sia evidente che non parlo in base a mie congetture, vi presento un<br />
testimone che è un autore di grandissimo valore per gli ebrei, parlo di quel<br />
Giuseppe che descrisse le tragiche calamità e spiegò ampiamente il Vecchio<br />
Testamento come una parafrasi. Questo Giuseppe visse dopo l’avvento di<br />
Cristo e ricordando la cattività predetta dal Salvatore, parlò anche dell’altra e<br />
spiegò la visione di Daniele: il significato dell’ariete, del caprone, delle quattro<br />
corna e del corno che uscì per ultimo. E perché non si abbiano sospetti sulle<br />
nostre parole, riferiremo le sue parole. Egli lodò Daniele, anteponendolo a<br />
tutti gli altri profeti. Della visione dice: ci lasciò il monumento dei suoi scritti<br />
che mostrano l’incomparabile certezza e precisione delle sue profezie. Ecco le<br />
parole di Giuseppe: mentre era a Susa, capitale della Persia, uscito in aperta<br />
campagna con alcuni compagni, improvvisamente la terra fu scossa<br />
violentemente come da un terremoto. I compagni fuggirono e Daniele restò<br />
solo; cadde prono e restò appoggiato sulle mani. In seguito sentì che qualcuno<br />
lo toccava e gli ordinava di alzarsi e di vedere il destino riservato a parecchie<br />
generazioni. Alzatosi in piedi gli si mostrò un ariete gigantesco a cui<br />
spuntarono molte corna, ma l’ultimo fu più alto delle altre. Dopo questo,<br />
avendo guardato ad occidente vide un caprone che arrivava con impeto<br />
nell’aria e che, appena ebbe raggiunto l’ariete, lo colpì due volte con le corna,<br />
lo gettò a terra e lo calpestò. Allora il caprone sembrò diventare anche più<br />
grande e sulla sua fronte spuntò un corno enorme. Rotto questo grande corno,<br />
ne spuntarono altri quattro, ognuno volto verso uno dei quattro venti. Da<br />
queste corna ne uscì poi un altro più piccolo che si accrebbe. Dio, che<br />
mostrava tutto questo al Profeta, gli disse che il personaggio raffigurato da<br />
questo corno avrebbe debellato il popolo ebraico, preso la loro città con la<br />
forza, saccheggiato il tempio e proibiti i riti sacri. Gli eventi futuri sarebbero<br />
durati mille duecentonovanta giorni. Questa è la visione che Daniele racconta<br />
aver avuta in campagna presso Susa. Il Profeta supplicò Dio di spiegargli chi<br />
fossero quelli che erano apparsi e Dio rispose che l’ariete indicava i regni della<br />
Persia e della Media, le corna i re che sarebbero succeduti; l’ultimo corno<br />
indicava l’ultimo re che tutti li avrebbe superati per ricchezza e gloria. Degli<br />
altri il caprone indicava un re greco che avrebbe combattuto e vinto due volte i<br />
persiani, e che si sarebbe impadronito di tutto il loro regno. Il primo grande<br />
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