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parte ii - circuiti elettrici ed elementi ideali - Fisica

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chiuso: non è trascurabile, in generale, nè il campo magnetico prodotto da un induttore al suo<br />

esterno nè l'induzione prodotta nell'elemento stesso da un campo variabile esterno 10 .<br />

Negli <strong>elementi</strong> reali, in generale, i vari effetti parassiti sono via via più rilevanti passando<br />

dai resistori (che meglio verificano il comportamento del modello <strong>ideali</strong>zzato), ai condensatori e poi<br />

agli induttori (che sono gli <strong>elementi</strong> passivi reali con comportamento più lontano da quello<br />

dell'elemento ideale corrispondente). Generalmente, i parametri che rappresentano effetti parassiti<br />

che dipendono solo dalla geometria dei dispositivi reali (per esempio, le capacità elettrostatiche)<br />

sono costanti, indipendenti dalla frequenza. Altri parametri, invece, presentano una sensibile<br />

dipendenza dalla frequenza (per esempio, quelli che rappresentano le dissipazioni associate alla<br />

polarizzazione di un dielettrico oppure dovute all'effetto pelle).<br />

11. Rappresentazione delle dissipazioni degli <strong>elementi</strong> reattivi reali<br />

Negli induttori e nei condensatori si usa spesso un solo parametro equivalente per<br />

rappresentare globalmente tutti gli effetti dissipativi: una resistenza Rs disposta in serie all'elemento<br />

ideale, chiamata resistenza serie equivalente (ESR, equivalent series resistance), oppure una<br />

resistenza Rp disposta in parallelo. Queste grandezze si misurano, o si calcolano, come <strong>parte</strong> reale<br />

dell’imp<strong>ed</strong>enza o dell’ammettenza dell’elemento reale. Esse hanno generalmente valori dipendenti<br />

dalla frequenza.<br />

Per lo stesso scopo si usa anche un parametro adimensionale, chiamato fattore di merito (o<br />

fattore di qualità) Q, che è definito, a ciascuna frequenza, dal rapporto fra il modulo della reattanza<br />

dell'elemento e la resistenza serie equivalente oppure, che è lo stesso, fra il modulo della<br />

suscettanza B dell'elemento e l'inverso Gp della sua resistenza equivalente parallelo:<br />

(19)<br />

X B<br />

Q <br />

R G<br />

s p<br />

Il fattore di merito ha un significato fisico diretto: esso esprime il rapporto, moltiplicato per 2, fra<br />

l'energia massima immagazzinata dall'elemento reattivo e l'energia dissipata in un periodo, quando<br />

l'elemento reale si trova in regime sinusoidale permanente alla frequenza considerata.<br />

Per un induttore e per un condensatore si ha rispettivamente:<br />

10 E’ possibile schermare gli induttori per minimizzare gli inconvenienti dovuti a questi fenomeni, ma questo<br />

proc<strong>ed</strong>imento ne riduce l’induttanza (effetto prossimità) e introduce dissipazioni addizionali. Per minimizzare<br />

l’accoppiamento fra due bobine cilindriche, conviene disporle con gli assi perpendicolari fra loro. D'altra <strong>parte</strong>, se si<br />

vogliono rappresentare in un circuito gli effetti dell'accoppiamento magnetico fra due induttori, si utilizza un apposito<br />

elemento a due porte: gli induttori accoppiati.<br />

G. V. Pallottino – Aprile 2011 Appunti di Elettronica - Parte II pag. 17<br />

Università di Roma Sapienza - Dipartimento di <strong>Fisica</strong>

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