parte ii - circuiti elettrici ed elementi ideali - Fisica
parte ii - circuiti elettrici ed elementi ideali - Fisica
parte ii - circuiti elettrici ed elementi ideali - Fisica
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Il comportamento energetico dell'elemento induttori accoppiati è analogo a quello dell'induttore<br />
(come mostra anche la prec<strong>ed</strong>ente discussione sulla passività).<br />
La costante M, il cui valore determina l'accoppiamento fra le due porte, si esprime spesso<br />
nella forma normalizzata:<br />
(27)<br />
M<br />
K 0 K 1<br />
LL<br />
1 2<br />
Le equazioni costitutive (24) indicano che lo stato del sistema è caratterizzato dalle due<br />
variabili i1(t) e i2(t) (ma ne basta una sola se K=1). E' possibile invertire le equazioni costitutive,<br />
esprimendo le correnti in funzione delle tensioni (e introducendo i termini che rappresentano lo<br />
stato iniziale, come nella (15)), salvo quando si verifica K=1. Questo caso particolare di<br />
accoppiamento totale viene rappresentato con un altro elemento: il trasformatore ideale.<br />
E' possibile generalizzare l'elemento induttori accoppiati da 2 a N porte. Le costanti che appaiono nelle<br />
equazioni costitutive dovranno soddisfare condizioni analoghe alle (26): Lk 0, |Mhk| (LhLk).<br />
Esercizio. Determinare l'induttanza del circuito ottenuto collegando in serie le due porte dell'elemento induttori<br />
accoppiati, in ciascuno dei due modi possibili. Nel primo si porrà: v = v1+v2, i1 = i, i2 = i; nel secondo, v = v1 - v2,<br />
i1 = i, i2 = -i.<br />
Esercizio. Dimostrare che l'elemento induttori accoppiati è reciproco.<br />
14. Trasformatore ideale<br />
Il trasformatore ideale è descritto dalle seguenti equazioni costitutive:<br />
(28) v1(t) = n v2(t) ; i1(t) = -i2(t) / n<br />
dove n è una costante reale e il segno negativo che appare nella seconda equazione dipende dalla<br />
scelta coordinata dei versi delle grandezze elettriche. Questo elemento costituisce un modello dei<br />
trasformatori reali, dove il modulo del coefficiente n rappresenta il<br />
rapporto fra il numero di spire dell'avvolgimento primario e quello<br />
del secondario.<br />
Simbolo grafico del trasformatore ideale<br />
Le (28) sono equazioni algebriche e pertanto il trasformatore<br />
ideale è un elemento statico, privo di memoria. La conseguenza, nel caso di segnali variabili nel<br />
G. V. Pallottino – Aprile 2011 Appunti di Elettronica - Parte II pag. 22<br />
Università di Roma Sapienza - Dipartimento di <strong>Fisica</strong>