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parte ii - circuiti elettrici ed elementi ideali - Fisica

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Supponiamo che la tensione applicata da un generatore esterno a una porta di una rete sia v(t) = V cos(t+v) = Re[V<br />

e jt ], dove V=V e jv e V=|V|. La corrente che scorre nella porta in regime sinusoidale permanente sarà evidentemente:<br />

i(t) = I cos(t+i) = Re[I e jt ], dove I=I e ji e I=|I|. La potenza istantanea assorbita dalla rete alla porta considerata è<br />

allora: p(t) = v(t) i(t) = VI cos(t+v) cos(t+i) = ½ VI cos(v - i) + ½ VI cos(2t+v+i).<br />

Dato che il valor m<strong>ed</strong>io del secondo termine a destra è nullo, la potenza m<strong>ed</strong>ia assorbita in regime sinusoidale è:<br />

Pm = ½ VI cos(v - i); in termini di valori efficaci si ha la formula di Galileo Ferraris Pm = Veff Ieff cos(v - i).<br />

Si nota che l'argomento v - i è uguale all'angolo di fase dell'imp<strong>ed</strong>enza Z(j) della rete alla frequenza angolare .<br />

Inoltre, dato che Z(j) = V / I = (V/I) exp(j(v - i)), Y(j)=1/Z(j), si può esprimere la potenza m<strong>ed</strong>ia nelle due forme<br />

seguenti:<br />

Pm = ½ I 2 Re[Z(j)] = ½ V 2 Re[Y(j)]<br />

Se una rete a una porta è passiva, la potenza m<strong>ed</strong>ia assorbita da essa deve essere non negativa a qualsiasi frequenza, e<br />

allora, per quanto sopra, sia l'imp<strong>ed</strong>enza che l'ammettenza della rete devono avere <strong>parte</strong> reale non negativa a qualsiasi<br />

frequenza, cioè deve essere:<br />

(7a) Re[Z(j)] 0 ; Re[Y(jω)] 0 per qualsiasi <br />

D'altra <strong>parte</strong>, se vi è una frequenza a cui la (7a) non è verificata, allora la rete è attiva.<br />

Notiamo infine che per quanto riguarda la potenza istantanea assorbita da una rete non vale evidentemente il<br />

principio di sovrapposizione degli effetti. Questo è, invece, verificato per quanto riguarda la potenza m<strong>ed</strong>ia nel caso di<br />

un circuito in regime permanente sinusoidale, quando l'ingresso sia costituito dalla somma di più sinusoidi a frequenze<br />

diverse. La dimostrazione è basata sull'ortogonalità fra sinusoidi di frequenza diversa.<br />

6. Reciprocità<br />

La reciprocità è una proprietà che stabilisce delle relazioni fra gli effetti di eccitazioni<br />

applicate in punti diversi di un circuito.<br />

Consideriamo una rete costituita da bipoli e da <strong>elementi</strong> a più porte, riconducibile quindi a<br />

una rete di bipoli. Se in serie a un bipolo h disponiamo un generatore di tensione vo(t), nel bipolo k<br />

scorrerà una corrente corrispondente, che indichiamo con ikh(t) (questa corrente, per la linearità del<br />

circuito, si somma a quella determinata dalle altre eventuali eccitazioni del circuito, di cui qui non<br />

ci occupiamo). Disponendo lo stesso generatore in serie al bipolo k, nel bipolo h scorrerà la<br />

corrispondente corrente ihk(t).<br />

Allo stesso modo, se colleghiamo un generatore di corrente io(t) fra una coppia H di<br />

terminali dei bipoli del circuito, fra la coppia K si stabilirà la tensione vKH(t) (anche qui, in aggiunta<br />

a quella determinata da eventuali altre eccitazioni). Disponendo lo stesso generatore in parallelo alla<br />

coppia di terminali K, fra la coppia H si stabilirà la tensione vHK(t).<br />

G. V. Pallottino – Aprile 2011 Appunti di Elettronica - Parte II pag. 8<br />

Università di Roma Sapienza - Dipartimento di <strong>Fisica</strong>

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