parte ii - circuiti elettrici ed elementi ideali - Fisica
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La seconda legge di Kirchhoff, o legge delle tensioni (in inglese KVL), stabilisce che, a<br />
qualsiasi istante di tempo, la somma algebrica delle differenze di potenziale fra i terminali degli<br />
<strong>elementi</strong> che costituiscono un circuito chiuso è nulla 3 :<br />
(5) k vk(t) = 0<br />
Per applicare questa legge, partiamo da un nodo del circuito e individuiamo un circuito chiuso,<br />
costituito da una catena di k <strong>elementi</strong> collegati fra loro che ci riporti al punto di <strong>parte</strong>nza, e gli<br />
assegniamo arbitrariamente un verso di percorrenza. Il segno da attribuire alle tensioni vk degli<br />
<strong>elementi</strong>, che sommeremo assieme nella (5), sarà positivo per quelle concordi col verso di<br />
percorrenza del circuito chiuso, negativo per le altre.<br />
Esempio di applicazione delle leggi di Kirchhoff<br />
KCL (linea continua): -i1 -i2 + i4 + i6 = 0<br />
KVL (linea tratteggiata): v5 - v2 - v4 = 0<br />
E' chiaro che, in generale, ciascuna delle due leggi può essere applicata più volte a un dato circuito,<br />
ottenendo così più relazioni fra le grandezze elettriche; anticipiamo qui che un punto chiave degli<br />
sviluppi successivi sarà quello di individuare, di queste relazioni, un numero minimo, ma sufficiente<br />
a caratterizzare completamente il circuito.<br />
Un'altra, essenziale, osservazione: le leggi di Kirchhoff sono rappresentate da equazioni<br />
algebriche lineari omogenee nelle grandezze elettriche e non dipendono dalla natura fisica degli<br />
<strong>elementi</strong> del circuito, ma solo dal loro numero e da come essi sono collegati, cioè soltanto dalla<br />
"topologia del circuito".<br />
E' interessante notare che la relazione (3), che avevamo stabilito in base al principio di conservazione<br />
dell'energia, può essere d<strong>ed</strong>otta direttamente dalle leggi di Kirchhoff, cioè senza richi<strong>ed</strong>ere considerazioni energetiche.<br />
Consideriamo un circuito costituito da bipoli. Siano vk' e ik' le grandezze elettriche associate al bipolo generico in una<br />
generica situazione (per esempio a un certo istante), tutte evidentemente compatibili con le leggi di Kirchhoff. Siano vk"<br />
e ik" le stesse grandezze in un'altra situazione (per esempio a un altro istante). Si dimostra che è sempre valida la<br />
seguente relazione, che prende il nome di teorema di Tellegen:<br />
k vk' ik" = 0<br />
3 Questa legge esprime la conservatività del campo elettrico all'esterno degli <strong>elementi</strong> induttivi e dei generatori di<br />
tensione, tenendo presente che le tensioni ai terminali di questi <strong>elementi</strong> sono determinate da opportune forze<br />
elettromotrici e ricordando che i campi magnetici si suppongono confinati all'interno degli <strong>elementi</strong> induttivi.<br />
G. V. Pallottino – Aprile 2011 Appunti di Elettronica - Parte II pag. 5<br />
Università di Roma Sapienza - Dipartimento di <strong>Fisica</strong>