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Queste tre facies rive<strong>la</strong>no una certa parente<strong>la</strong> ed una comune genesi<br />
dal<strong>la</strong> civiltà mesoel<strong>la</strong>dica del Peloponneso (Altis di Olimpia). Per vie diverse<br />
tutte queste facies si riportano ad un’unica origine, riconducibile<br />
ad un fenomeno storico di ampia portata che corrisponde al<strong>la</strong> migrazione<br />
delle prime genti indoeuropee.<br />
Media età del bronzo (1400-1270 a.C.). Al<strong>la</strong> fine del XV secolo si assiste<br />
ad un mutamento culturale di portata rilevante. Si afferma allora <strong>la</strong><br />
cultura di Thapsos, identificata nel<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> di Magnisi, a nord di Siracusa,<br />
di cui si conoscono due momenti: il primo ( fine XV, XIV sec.), caratterizzato<br />
da capanne circo<strong>la</strong>ri con palo centrale, senza apparente criterio<br />
di organizzazione. La seconda fase (XIII- XII sec., sconfinante<br />
nell’età del Bronzo recente), propone un totale cambiamento, con <strong>la</strong> diffusione<br />
di capanne rettango<strong>la</strong>ri disposte a quadri<strong>la</strong>tero attorno ad una<br />
corte pavimentata con acciotto<strong>la</strong>to, fiancheggiati da strade che seguono<br />
il suolo dell’abitato: esempio innegabile dell’avvenuta protourbanizzazione,<br />
secondo uno schema riconducibile al mondo miceneo. All'esterno si<br />
estendeva <strong>la</strong> necropoli. La ricchezza dei materiali raccolti è indice del<br />
tenore e dell'intensità di rapporti commerciali, che fanno apparire questo<br />
sito come uno dei più importanti del bacino del Mediterraneo, nel<strong>la</strong> media<br />
età del Bronzo, dove il commercio miceneo è da intendere come<br />
l’elemento catalizzatore del suo sviluppo culturale. Si registra in questo<br />
momento, un‘enorme disponibilità verso l’esterno, che è un fatto nuovo<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> Sicilia.<br />
L’età del medio bronzo (XIV-XIII secolo a.C.) a Malta, è caratterizzata<br />
dal<strong>la</strong> cultura di Borg in Nadur ed in Sicilia di Thapsos. Anche in questo<br />
caso non vi sono molti elementi in comune. Oltre il vecchio emporio di<br />
Ognina, il commercio con Malta comincia a far capo in questa età ad un<br />
nuovo centro, Thapsos. Dal<strong>la</strong> fine del XV secolo, pur restando attivi gli<br />
scali eoliani, anche <strong>la</strong> Sicilia con Thapsos, entra nell’orbita del commercio<br />
egeo. E sotto <strong>la</strong> spinta di questi contatti l’emporio siracusano si trasforma<br />
da vil<strong>la</strong>ggio indigeno in un centro protourbano.<br />
Thapsos ci offre l’esempio di una stazione costiera che vive del mare<br />
e sul mare, differenziata dal mondo interno, chiuso in un’economia continentale,<br />
basata su agricoltura e pastorizia. Fu certamente un emporio<br />
del commercio fenicio, così come era stata emporio del commercio miceneo<br />
e maltese. Thapsos scompare nel XIII secolo, quando si abbandonano<br />
gli insediamenti costieri e ci si rifugia nell’entroterra, a causa di<br />
rivolgimenti politici che sono da mettere in rapporto con il passaggio dei<br />
Siculi dal<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italiana.<br />
Tarda età del bronzo (1270-700 a.C.) É il momento in cui <strong>la</strong> vecchia<br />
civiltà viene travolta dall'irrom<strong>per</strong>e di nuove genti, Ausoni, Siculi, Morgeti:<br />
gruppi diversi di un'unica stirpe etnica che abitava <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italiana.<br />
In questo <strong>per</strong>iodo, compreso tra <strong>la</strong> fine del XIII e <strong>la</strong> fine dell' VIII secolo<br />
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