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durò <strong>per</strong> otto anni.<br />
Nell’anno 535, ricon<strong>qui</strong>stata da Giustiniano, <strong>la</strong> Sicilia diviene provincia<br />
bizantina. Non conosciamo molto di questo <strong>per</strong>iodo di amministrazione<br />
bizantina e l’iso<strong>la</strong> ebbe vita abbastanza tran<strong>qui</strong>l<strong>la</strong>. Sappiamo che<br />
l’im<strong>per</strong>atore Costanzo II stabilì <strong>la</strong> sua residenza a Siracusa, ma il peso<br />
finanziario di dare asilo all’im<strong>per</strong>atore ed al<strong>la</strong> sua corte si rivelò ben presto<br />
intollerabile <strong>per</strong> tutti i siciliani. Nel 668 l’im<strong>per</strong>atore viene ucciso e da<br />
questo momento, decade il ruolo di Siracusa.<br />
All’uccisione di Costante seguì una rivolta dei nobili bizantini, con vari<br />
tentativi di “colpi di stato” che culmineranno nell’azione di Eufemio che,<br />
nell’inseguire il suo folle piano di dominio, chiederà aiuto agli Arabi. Già<br />
al<strong>la</strong> fine del VII secolo gli Arabi avevano iniziato ad attaccare <strong>la</strong> Sicilia.<br />
Dal 700 al 750 l’iso<strong>la</strong> era stata soggetta a ripetuti incursioni cui era seguito<br />
un <strong>per</strong>iodo di stasi.<br />
Nell’827, in seguito al<strong>la</strong> richiesta di aiuto di Eufemio, un ingente esercito<br />
sbarcò in Sicilia, a Mazara e da lì cominciò <strong>la</strong> con<strong>qui</strong>sta araba<br />
dell’iso<strong>la</strong>. La guerra durò 50 anni; Palermo cadde nell’831, Siracusa<br />
nell’878, dopo un lungo assedio.<br />
La caduta del<strong>la</strong> città aretusea, simbolo dell’ellenismo in occidente,<br />
segna <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> Sicilia antica. Per volontà dei nuovi dominatori, Siracusa<br />
rimase una città di importanza minore cedendo definitivamente il<br />
posto di capitale a Palermo e avendo come titolo quello di capitale del<br />
Val di Noto, una delle tre grandi aree, con Val Demone e Val di Mazara,<br />
in cui gli Arabi divisero <strong>la</strong> Sicilia.<br />
L’iso<strong>la</strong> fu poi, con<strong>qui</strong>stata dai Normanni nell’XI secolo. Sorse allora<br />
una società nuova <strong>per</strong> lingua, religione, cultura, economia e sistema sociale,<br />
che produsse un netto spartiacque tra antichità e medioevo. La<br />
politica attuata dai Normanni fu di tolleranza e sincretismo culturale, non<br />
tra<strong>la</strong>sciando comunque, di attuare un processo di progressiva <strong>la</strong>tinizzazione.<br />
I Normanni rafforzarono l’aspetto militare dell’iso<strong>la</strong>, facendo costruire<br />
molti castelli <strong>per</strong> assicurarsi il controllo del territorio, ma furono<br />
anche amanti delle costruzioni di tradizione araba, come le lussuose residenze<br />
immerse nel verde. Federico II di Svevia, nell’ottica di una politica<br />
rivolta all’Europa, volle eliminare i segni del<strong>la</strong> tradizione is<strong>la</strong>mica. Attraverso<br />
<strong>la</strong> lotta e <strong>la</strong> deportazione, intese cancel<strong>la</strong>re l’elemento musulmano,<br />
che pure era stato una componente etnica di enorme rilevanza.<br />
Attuò un processo di controllo del territorio, iniziando <strong>la</strong> costruzione di<br />
castelli sul<strong>la</strong> costa orientale e meridionale dell’iso<strong>la</strong>. A Siracusa, che sarà<br />
insignita del titolo di “fedelissima” sarà costruito il Castello Maniace, a<br />
difesa del<strong>la</strong> città e del porto. Le agitazioni che seguirono al<strong>la</strong> morte di<br />
Federico (1250), portarono al regno degli Angioini prima ( 1266 ) e degli<br />
Aragonesi dopo ( 1295). Ma soprattutto si rinnovò un rafforzamento del<br />
potere feudale e grandi lotte di predominio si scatenarono nel<strong>la</strong> prima<br />
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