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servato quello che resta di un grande quadro del Caravaggio che si dice<br />

fosse stato rovinato dall’ultimo terremoto.<br />

Andarono poi dai Cappuccini: il loro giardino, realizzato nelle antiche<br />

<strong>la</strong>tomie, emana un fascino tanto misterioso quanto pittoresco… dove i limoni<br />

e gli aranci sono piantati tra le rocce scoscese o sotto le volte tagliate….<br />

Gli abitanti di questo giardino tanto straordinario, si limitano a<br />

contare ogni giorno i loro aranci senza mai pensare ad alzare gli occhi,<br />

<strong>per</strong> control<strong>la</strong>re se <strong>la</strong> roccia sospesa possa minacciare il loro capo, o respirare<br />

il profumo del fiore d’arancio. Da <strong>qui</strong> passarono alle famose catacombe<br />

di San Giovanni, le più belle, le più grandi, le meglio conservate<br />

che abbia visto….<br />

Giunsero poi in riva al mare, di fronte ai due scogli denominati oggi i<br />

Due Fratelli, nel<strong>la</strong> zona in cui doveva trovarsi <strong>la</strong> casa di Archimede, il<br />

grande matematico, di cui non esiste più nul<strong>la</strong>. Infine ritornarono indietro,<br />

attraversando <strong>la</strong> città antica.<br />

Il terzo giorno Denon lo dedica all’escursione all’Anapo e al Ciane.<br />

Presa una picco<strong>la</strong> barca e, attraversato il grande porto, entra nel<strong>la</strong> foce<br />

del famoso fiume Anapo. Lasciata un momento <strong>la</strong> barca vicino al ponte<br />

che lo attraversa, il nostro viaggiatore si reca a vedere le rovine del celebre<br />

tempio di Giove Olimpico, di cui non restano che due colonne,<br />

l’una all’angolo sinistro del<strong>la</strong> parte orientale e l’altra all’angolo corrispondente<br />

del<strong>la</strong> parte occidentale. È questo il tempio di cui s’impadronì Imilcone,<br />

durante l’assedio di Siracusa (Diodoro). La natura del luogo è molto<br />

adatta <strong>per</strong> crearvi un accampamento e <strong>per</strong> renderlo inespugnabile;<br />

ma le due paludi che lo delimitano rendono sempre l’aria malsana e<br />

quest’aria a diverse riprese, ha salvato Siracusa, provocando delle epidemie<br />

nell’armata degli Ateniesi e <strong>la</strong> peste nel campo dei Cartaginesi.<br />

Questa volta essa fu talmente tremenda che quelli che ne erano affetti<br />

diventavano furiosi e, come narra <strong>la</strong> storia, i ma<strong>la</strong>ti essendo senza aiuto<br />

e <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia senza rimedio, i morti non furono seppelliti. Il terrore di un<br />

simile spettacolo, lo spavento e <strong>la</strong> dis<strong>per</strong>azione…. costrinsero il fiero Imilcone<br />

a mendicare e pagare 300 talenti <strong>la</strong> pietà di Dionigi e a fuggire<br />

con il favore del<strong>la</strong> notte, dopo aver abbandonato i suoi alleati e 150.000<br />

morti senza sepoltura. La consapevolezza di avere davanti agli occhi il<br />

teatro di tali avvenimenti e le immagini che offrivano al<strong>la</strong> mia mente mi<br />

facevano ancora fremere, sia pur dopo tanti secoli.<br />

Riprende <strong>la</strong> navigazione: ben presto le rive del fiume si restrinsero e<br />

ci trovammo all’ombra di canne e giunchi come in un fitto bosco. Arrivammo<br />

ad un gomito dove <strong>la</strong> sorgente di Ciane, un piccolo fiume che<br />

scorre vicino, viene a congiungersi all’Anapo. Lasciammo il fiume <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

sorgente che, anticamente compagna di Proserpina, subì questa metamorfosi<br />

<strong>per</strong> essersi opposta al rapimento del<strong>la</strong> principessa. …ben presto<br />

trovammo il papiro, questa piante celebre e strana che esiste al mondo<br />

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