8 giugno - Comune di Oderzo

CEOD, far pagare 30 euro se sono possessori di una pensione di invalidità e 90 euro se anche sono in
possesso di una pensione di accompagnamento, chiamiamola così.
Valutato che tale provvedimento è in contrasto con l’art. 1 della Legge 104 del febbraio 92 in cui si
afferma che la Repubblica persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da
minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali ed assicura i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la
cura e la riabilitazione delle minorazioni, nonché la tutela giuridica ed economica della persona
handicappata, fino a questo momento tale principio è sempre stato tradotto nella totale gratuità del
servizio, poi ricordo che c’è stato un cammino riguardo alle persone con disabilità, riguardo agli anelli
più deboli della catena della società, soprattutto dagli anni 90, poi anche nei primi anni 2000, con una
normativa estremamente a favore di questi soggetti deboli e noi riteniamo discriminanti le esenzioni
perché selezionano i contribuenti, mentre l’utente acquisisce diritto alla pensione e all’assegno di
accompagnamento a prescindere dalla situazione economica. Per esempio l’indennità di
accompagnamento viene data proprio per sostenere il disabile nella propria famiglia.
Riteniamo quindi inaccettabile far pesare sugli utenti e le loro famiglie il contributo per la frequenza al
centro diurno perché le priva di risorse che devono essere investite quotidianamente nell’accoglimento
del familiare diversamente abile, finalità per cui viene erogato il contributo assistenziale. Chiediamo a
questa Amministrazione comunale rimetta in discussione la scelta fatta in quella Conferenza dei
Sindaci e ricordo che 29 furono i voti a favore e due astenuti, il Sindaco di Portobuffolè ed il Sindaco
di Gorgo, anche se sul verbale c’è scritto di Povegliano.
Anche il Nostro Assessore Neri, presente in quella Conferenza, ha votato a favore, la mozione collega
questa questione ad uno scandalo che penso sia alla conoscenza di tutti, emerso a livello provinciale,
che vede un ammanco di, dicono, almeno 12 milioni di euro, c’è chi dice 8, chi dice 15, chi dice di
più, comunque la Magistratura farà le sue indagini e speriamo che la giustizia faccia il suo corso,
dovuto alla negligenza dell’attuale gruppo dirigente, negli amministratori dei diversi organismi di
controllo, quindi è a nostro avviso moralmente inaccettabile far gravare sulle persone più deboli della
nostra società un ammanco, delle spese per dei servizi che ad oggi sono gratuiti, mentre da un’altra
parte qualcuno si appropria di queste somme ingenti per fare i propri interessi, per arricchirsi
personalmente.
Proponiamo quindi all’Amministrazione comunale attraverso la Conferenza dei Sindaci di impegnarsi
affinché le risorse necessarie per garantire l’assistenza gratuita ai nostri cittadini disabili siano reperite
dalle somme che la Magistratura recupererà con le indagini attualmente in corso.
Noi non capiamo come mai, non capiamo che linea ha questa Amministrazione riguardo ai soggetti
disabili, ai soggetti più deboli della società, perché votare a favore di questo ordine del giorno vuol
dire cominciare, come dicevo prima è un apripista perché nessuno fa pagare ad oggi questi centri
diurni, cominciare a smontare mattone dopo mattone questo stato sociale, questo tipo di assistenza a
questi soggetti.
Ricordo che ogni Comune mi risulta che versi all’ULSS 26 euro per abitante per questo tipo di servizi
e basterebbero solo 80 centesimi per abitante, per i Comuni, per far fronte a questa spesa, per non far
gravare sulle famiglie, quindi non è che siano gli importi, cioè sono anche gli importi in discussione,
ma il concetto da difendere a nostro avviso è il principio che questi soggetti deboli devono essere
tutelati. Vediamo poi che l’ULSS ogni anno nel suo bilancio spende per il sociale circa 13 milioni di
euro, il contributo richiesto ora ai disabili sembra sia intorno ai 300 mila euro, quindi mi sembra che
300 mila euro su un bilancio di 13 milioni non sia una cosa così aggravante e così impossibile da
sostenere.
Riguardo a questa mozione e a questo ordine del giorno della Conferenza dei Sindaci, abbiamo già dei
documenti approvati in ordine contrario, un ordine del giorno del Comune di Ponte di Piave, il sindaco
uscente che è appena stato confermato, come si diceva prima, ha approvato all’unanimità, quindi
maggioranza e minoranze, un ordine del giorno che s’impegna nella Conferenza dei Sindaci non a
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