8 giugno - Comune di Oderzo

terzietà rispetto a chi ha pronunciato il provvedimento e la sanzione disciplinare, sarà comunque una
buona occasione anche per discolparsi e poi venirne fuori bene. Dirò che in situazioni analoghe, il
Parlamento per esempio, non ho ricordi che il Parlamento abbia dato approvazioni di solidarietà a
deputati imputati o sotto processo, il Parlamento caso mai dava o meno l’autorizzazione a procedere,
quando ne veniva richiesto. Ricordo per esempio il caso di Andreotti che ha subito processi per dieci
anni e dopo è stato assolto, però non ho ricordi che nessuno abbia dato solidarietà, non perché non se
la meritasse, ma perché penso che non fosse di competenza del Parlamento dare solidarietà, penso
fosse giusto che gli organi giurisdizionali indagassero su delle notizie di reato in quel caso, che erano
magari suffragati da degli elementi probatori che poi sono stati smentiti nel momento del giudizio, per
dire.
Nel nostro caso capisco se c’è una manifesta azione vessatoria è un conto, sennò se c’è un
procedimento in corso credo che dal mio punto di vista sia un’occasione, un’opportunità anche per il
Consigliere comunale Polesello di avere poi un giudizio che gli sarà favorevole, come io auguro,
spero, credo che sarà favorevole, che lui potrà portarlo qua davanti al nostro tavolo per dire: vedete
che il Consigliere comunale Polesello si è comportato bene anche come dipendente della casa di
riposo, per carità. Volevo precisare quella che era la mia idea sull’oggetto richiesto.
PRESIDENTE:
Passo la parola al Capogruppo Ginaldi.
CONS. GINALDI:
La mia impressione, parlo quasi a titolo personale perché nel gruppo ne abbiamo parlato, ma poi
ognuno darà la sua opinione, a titolo personale io penso che questo non sia proprio assolutamente il
luogo in cui tutto sommato ripetere o simulare un giudizio, anche perché comunque questo luogo
difetta del principio sacrosanto di qualsiasi giudizio, cioè del contraddittorio, noi qui siamo a parlare
solo con Polesello. Ritengo che sia assolutamente impossibile perché c’è questo difetto proprio nei
presupposti poter dare un’opinione qui, mi sento di dire che se le cose sono così chiare, come il
Consigliere Polesello le ha delineate, non resta che avere veramente estrema fiducia nell’organo a cui
è devoluta la conoscenza di questo caso.
PRESIDENTE:
Passo la parola al Consigliere Sarri.
CONS. SARRI:
Grazie. In parte sono d’accordo nell’ambito delle sanzioni, che comunque non ci sono elementi, e
comunque credo che non sia questa la sede dove poter dare la sentenza, se ha ragione il Consigliere
Polesello o chi ha ragione, però credo, dal mio punto di vista personale, che comunque il Consiglio
comunale, poi chiederò al Consigliere Polesello cosa intende far votare con questa mozione
specificatamente, ma credo che il Consiglio comunale comunque abbia l’obbligo di sostenere nei
confronti di un Consigliere, per il lavoro che deve espletare nei confronti dei cittadini, la massima
libertà di parola e di opinioni comunque quando esprime un suo punto di vista in merito al proprio
posto di lavoro oppure no, ma comunque che ci sia una libertà, e che non sia condizionato perché
fatalità l’argomento preso in causa è esposto da un dipendente, per cui in prima persona preso in
causa, magari fosse stato esposto da un’altro tutte queste questioni non sarebbero uscite. Chiedo
specificatamente, anche per capire, cosa intende il Consigliere Paolo Polesello votare in questa
mozione. Dal mio punto di vista se c’è da votare una solidarietà perché il Consiglio sostenga la
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