8 giugno - Comune di Oderzo

Andando ad analizzare nello specifico la contestazione di addebito, con la quale viene intrapresa la
sanzione disciplinare, vediamo che nella citazione dell'articolo del Gazzettino si tralasciava: “è quanto
serve al Consigliere comunale indipendente Paolo Polesello”, citazione che veniva espressa fin dalle
prime righe, quindi potrei già fermarmi qui. Se andiamo a guardare il regolamento comunale leggiamo
l'art. 26 e 33, vi sono delle indicazioni precise per quanto riguarda i diritti del Consigliere comunale.
Volevo solo una conferma del Consiglio comunale se questi articoli valgono anche per me. Grazie.
PRESIDENTE:
Passo la parola al Consigliere Paladin.
CONS. PALADIN:
Io ho letto già l'altra volta questa mozione, questa richiesta di mozione del Consigliere Polesello, ho
letto anche quello che lui chiede al Consiglio comunale, d'altra parte anch'io come ha fatto lui prima
non mi metto a discutere sentenze di Cassazione o altro, mi sono andata a fare una ricerca su internet
sull'immunità dei Consiglieri comunali e ho trovato un quesito del 2003. Questo quesito si chiedeva
nell'ordinamento statale e regionale è prevista una forma di immunità per i Consiglieri comunali? La
risposta inizia e poi va avanti e si dice ad un certo punto: “l'immunità di cui godono i membri del
Parlamento discende dalla Costituzione Italiana”, che all'art. 68, parte II del titolo 1, stabilisce che “i
membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti
dati nell'esercizio delle loro funzioni”. Prosegue, ad un certo punto dice: sempre la Costituzione all'art.
122 prevede che “i Consiglieri regionali non possano essere perseguiti per le opinioni espresse o i voti
dati nell'esercizio delle loro funzioni, pertanto essi godono della insindacabilità delle opinioni e dei
voti dati, ma non della garanzia dell'immunità cui all'art. 68 della Costituzione”. Conclude dicendo:
“pare potersi concludere che l'immunità dei membri del Parlamento, così come l'insindacabilità delle
opinioni e dei voti dei membri dei Consigli regionali, siano loro prerogative ed in quanto quali non
siano estendibili ai Consiglieri comunali”.
Io ne faccio una deduzione. Lei ha espresso, in diverse occasioni, le sue perplessità sul tipo di
esercizio che l'Amministrazione della casa di riposo fa rispetto ai dipendenti, però ogni volta che, ho
qua due articoli, uno del 20 maggio apparso sulla Tribuna e uno del giovedì 4 giugno apparso sul
Gazzettino, ogni volta che lei fa un intervento si evidenzia il fatto che lei lo fa come Consigliere
comunale, in tutti e due gli articoli che ho qua, quindi il Consigliere comunale è tutelato per quanto
dice nell’esercizio delle sue funzioni, quindi in Consiglio comunale o in un’assemblea che sia stabilita
dall'Amministrazione comunale da quello che posso capire, poi sono l'ultima persona perché non sono
un avvocato, non sono un’esperta in legge. Lei è uno dei pochi eletti Consigliere Polesello mi viene da
dire che ha un rapporto strettissimo con la stampa perché i suoi articoli appaiono, spesso anch'io sono
stata criticata in qualità di vice Presidente del consorzio dei Comuni e non ho manco avuto una
telefonata dai giornalisti per avere un contraddittorio o per avere una mia opinione, quindi lei si deve
ritenere fortunato di avere questo tipo di rapporto.
Tra l'altro, secondo me, se lei è danneggiato dal fatto che negli articoli appaia il fatto che lei è
Consigliere comunale o dipendente della casa di riposo si avvalga nei confronti della stampa, dove il
codice etico dei giornalisti dice che “il dovere più pregnante del giornalista e caposaldo del diritto di
cronaca è il dovere di verità, considerato sia dalla Legge n. 69 del 1963 che dalla stessa carta dei
doveri, quali obbligo inderogabile. Gli organi di informazione sono l’anello di congiunzione tra il fatto
e la collettività, essi consentono alla collettività l'esercizio di quella sovranità che secondo l'art. 1 della
Costituzione appartiene al popolo, un’informazione che occulta o distorce la realtà dei fatti impedisce
alla collettività o al singolo un consapevole esercizio della sovranità”. Personalmente ritengo che
quello che le è accaduto non sia un fatto strettamente connesso a quella che è l'Amministrazione
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