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Qualità e professione Toscana Medica 6/10<br />

Nuove prospettive in campo<br />

chirurgico-anestesiologico<br />

Negli ultimi due decenni la chirurgia<br />

è fortemente progredita non solo<br />

grazie a nuove tecniche chirurgiche<br />

ma anche<br />

con l’affermazione<br />

della tecnologia<br />

avanzata, che, inevitabilmente,<br />

crea a sua<br />

volta nuove metodiche,<br />

soppiantando spesso, in<br />

modo anche radicale,<br />

procedimenti ritenuti<br />

validi, soddisfacenti e consolidati. Tutto questo,<br />

cosa comune per tutti i tipi di tecnologie dei giorni<br />

nostri, avviene con estrema rapidità ed in modo<br />

travolgente. La chirurgia minivasiva si è quindi<br />

imposta per gli innegabili vantaggi che offre e per<br />

una pressante richiesta di chirurgia “senza cicatrice”.<br />

Nell’epoca del tecnicismo il chirurgo deve,<br />

più di prima, stare al passo della tecnologia che<br />

avanza rapidamente ed anche se il ragionamento,<br />

la standardizzazione degli interventi, l’abilità e la<br />

destrezza manuale sono sempre il substrato indispensabile<br />

del bravo chirurgo, oggi è altrettanto<br />

indispensabile conoscere i nuovi presidi tecnologici<br />

che stanno facilitando e migliorando la scienza<br />

chirurgica.<br />

Lo sviluppo della chirurgia mini-invasiva e<br />

dell’endoscopia interventistica vedono nel miglioramento<br />

della qualità della immagine il momento<br />

fondamentale per ottenere un progresso della<br />

tecnica chirurgica. La collaborazione tra produttori<br />

di tecnologia ed università/istituti di ricerca<br />

hanno consentito lo sviluppo di telecamere ad Alta<br />

Defi nizione (HD) (Figura 1), che offrono al chirurgo<br />

immagini più dettagliate e gli consentono di<br />

operare in modo più sicuro.<br />

Le immagini HD restituiscono maggiori dettagli,<br />

con una risoluzione cinque volte superiore,<br />

offrendo un sistema altamente avanzato che consente<br />

di osservare i dettagli delle procedure più<br />

complicate. Dieci anni fa il prof. Heald usava telecamere<br />

enormi, simili a quelle utilizzate negli<br />

studi televisivi per mostrare ai discenti i dettagli<br />

della tecnica della Total Mesorectum Excision<br />

(TME) nella terapia del cancro del retto. Oggi si<br />

ottengono visioni altrettanto buone con telecamere<br />

HD miniaturizzate. È stato sviluppato anche un<br />

sistema di acquisizione che consente di catturare<br />

immagini statiche o video in una vasta gamma di<br />

formati, archiviare il materiale, recuperarlo ed<br />

effettuare l’editing a scopo didattico e scientifi co.<br />

Anche nelle nostre sale operatorie è a disposizione<br />

ANDREA VALERI*, RAFFAELE DE GAUDIO**,<br />

ALESSANDRO BRUSCINO*, CARMELO GUIDO**,<br />

CARLO BERGAMINI*<br />

* S.O.D. 1 Chirurgia Generale, d’Urgenza e Mininvasiva<br />

AOU Careggi<br />

** S.O.D. Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva<br />

AOU Careggi<br />

14<br />

un sistema video HD con elaborazione di immagini<br />

come quello descritto sopra.<br />

Tra gli strumenti chirurgici di nuova generazione<br />

sono soprattutto<br />

da ricordare il bisturi ad<br />

ultrasuoni e quello a radiofrequenza<br />

(Figura 2)<br />

che possono essere utilizzati<br />

sia per procedure<br />

laparoscopiche che laparotomiche.<br />

Il primo utilizza<br />

l’energia prodotta<br />

dagli ultrasuoni per il taglio emostatico e la coagulazione<br />

dei tessuti molli. Il sistema è composto<br />

da un generatore di ultrasuoni che viene attivato<br />

sia a pedali che manualmente. Il generatore eroga<br />

energia elettrica al manipolo dove la lama attiva,<br />

vibrando a 55.500 Hz al secondo, produce una<br />

denaturazione proteica con la rottura dei legami<br />

secondari della proteina, formando un sigillo proteico<br />

che garantisce l’emostasi vascolare con minore<br />

trauma tissutale. La classica elettrocoagulazione<br />

monopolare, tuttora ampiamente utilizzata<br />

in molti interventi, determina invece una necrosi<br />

colliquativa con minore effi cacia emostatica. Il<br />

bisturi a radiofrequenza risulta particolarmente<br />

effi cace nell’emostasi più che nella dissezione,<br />

Figura 1 - Monitor HD.

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