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18 Panorama
Società
Rifl essioni indotte dal discutibile modo di taluni politici di presenta
Il rispetto per la democrazia non è
di Marino Vocci
Avevo molti dubbi se scrivere o
no questo articolo. Poi, dopo
aver letto l’editoriale di Fabiana
Martini, la brava direttrice del
settimanale cattolico di Trieste “Vita
Nuova”, dal titolo “Siamo alla barbarie”
del 4 settembre u.s., ho deciso
che era doveroso intervenire.
I dubbi derivavano dal mio essere
molto critico nei confronti di coloro
che, con malcelato pregiudizio,
criticano il paese in cui vivono, ritenendo
che sia un diritto/dovere, quasi
un atto d’amore, riconoscere prima
i nostri errori e i nostri limiti e
poi guardare a quelli degli altri, e poi
perché amo rifl ettere sulle cose lontano
dagli urlati echi mediatici.
Ritorniamo all’editoriale. Così
scriveva Fabiana Martini a proposito
della libertà di stampa e dell’Italia
di questo inizio autunno 2009,
dove purtroppo sembra imporsi “…
la cultura mafi osa dello scambio,
quella che pretende il silenzio al posto
di favori… Ma anche la cultura
dell’intolleranza, quella che non
sopporta i diversi, siano essi immigrati
in cerca di speranza o vicini
di casa rumorosi o persone con idee
differenti dalle mie…Assistiamo da
ogni parte, ma soprattutto nella vita
politica a uno spaventoso imbarba-
rimento dei rapporti umani, siamo
alla giungla” …per questo abbiamo
tutti bisogno di “…un supplemento
di umanità e di accoglienza...” e io
aggiungerei, anche di giustizia e di
vera democrazia.
Questo mio scritto vuole essere
un contributo alla discussione su
questi temi, perché credo fortemente
nel lavoro di tutti per la difesa della
qualità della nostra democrazia, perché
la democrazia è un valore assoluto,
non di parte. E quindi difesa del-
la qualità della democrazia nei confronti
di chi approda nelle nostre città,
e rispetto, quasi maniacale, della
qualità della democrazia da parte di
chi governa le nostre città e il nostro
Paese, che deve manifestarsi prima
di tutto attraverso la libertà e l’indipendenza
della stampa e il perseguimento
degli interessi generali e
non quelli particolari o, peggio ancora,
personali. Perché, qualità della
democrazia signifi ca non demonizzare
l’avversario e anche rifi utarsi
di vivere sotto la cappa del pensiero
unico, dove il diverso fi nisce nel
gulag, per lo meno quello mediatico.
La democrazia richiede rispetto e legittimazione
reciproca, ripeto reciproca.
Qualità della democrazia non
signifi ca dire “che il fi ne giustifi ca i
mezzi”, per sopravvivere non si può
pensare di distruggere l’altro e tanto
meno giustifi care i propri cattivi
comportamenti con quelli, altrettanto
disdicevoli, degli altri. Vuol dire
invece vivere in un paese dove la
legge è veramente uguale per tutti,
dove vengono puniti severamente i
reati fi nanziari (altro che depenalizzazione
del reato di falso in bilancio!!!).
Un Mondo e un Paese dove
c’è un’equa distribuzione delle risorse
e dove non vengono consuma-