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di Diana Pirjavec Rameša La scalata della vergogna. Si potrebbe riassumere così quello che in termini tecnici viene defi nito un processo MBO (management buyout process) ovvero l’acquisizione di una società da parte delle proprie strutture dirigenziali. Stiamo parlando delle vicende legate ad uno dei maggiori colossi agro alimentari croati, la Podravka di Koprivnica e al tentativo di ottenere il controllo del 75 p.c. del pacchetto azionario della società da parte di un gruppo di manager. Un’operazione segreta denominata “Spice” (spezie, ndr.) studiata nei minimi particolari e avviata già nel 2006. La scalata prevedeva quattro fasi e si avvaleva dell’appoggio di una società di consulenza fi nanziaria, la Fima di Varaždin, la quale avrebbe effettuato parecchie transazioni in borsa, e non solo, allo scopo di assicurare al gruppo di dirigenti il controllo totale dell’azienda. Tutta l’operazione, stando a prime stime, pesa alcuni miliardi di kune e vede coinvolti pure personaggi vicini al Governo e imprese croate, come la spalatina SMS, le quali hanno fatto da prestanome per transazioni fi - nanziarie su di cui la polizia, l’uffi - 6 <strong>Panorama</strong> Attualità Podravka: un gruppo di manager tenta in gran segreto di acquisire il 75 p.c. de Scalata occulta, la magistratura avrà u cio anticorruzione e l’avvocatura di Stato ora stanno indagando. Oh, c’è pure la Merril Lynch Nell’affare è coinvolta pure una banca statunitense la Merril Lynch. Forse sarebbe il caso di spendere La scalata della Podravka prevedeva quattro fasi Damir Polančec, prima di approdare in politica era uno dei manager della Podravka. Ora dovrà spiegare al premier Jadranka Kosor come sono andate in realtà le cose due parole per ricordare in sintesi le vicende di questo istituto fi nanziario che ha seguito e consigliato i soggetti coinvolti nella scalata alla Podravka. Merrill Lynch & Co. Inc. è una banca d’investimento con sede a New York. Attraverso le sue sussidiarie e fi liali, offre servizi nel mercato dei capitali, investimenti bancari, consulenze, gestioni di capitali, gestione di attivi, assicurazioni e servizi bancari. La banca opera in più di 40 paesi intorno al mondo e non tentenna di fronte ad operazioni fi nanziarie di alto rischio. Dopo che gli stessi comunicati della società annunciavano forti perdite sul mercato dei subprimes, Merrill Lynch è stata acquistata nel settembre 2008 dalla Bank of America che ne ha “ripulito” in parte in conti e costretto ad un maggior rigore fi nanziario. Nel gruppo interessato a rilevare la Podravka, oltre al Consiglio d’amministrazione costituito da 6 manager, c’era anche una lunga lista di middle manager, complessivamente 66 persone. Un po’ troppo, detto con gran sincerità, per tenere l’operazione segreta.
lle azioni, ma viene fermato n gran da fare Transazioni al di sopra di ogni sospetto? Il bubbone è scoppiato solo quando si è saputo che la Podravka aveva concesso all’industria alimentare di Spalato la SMS un considerevole credito di 65 milioni di kune realizzato nell’arco del 2007. Non si trattava di un credito vero e proprio ma di denaro che, uscito dalle casse della Podravka, doveva essere dirottato all’impresa di consulenza e mediazione Fima. In realtà pare che il denaro che è circolato dalla Podravka alla SMS e poi indirizzato alla Fima si aggiri intorno ai 136 milioni di kune e forse anche più. La risposta su come sia stato impiegato questo denaro lo dovranno fornire gli organi inquirenti dopo che avranno analizzato le centinaia di transazioni che sono state fatte nell’intento di mettere le mani sull’azienda. Sempre la Fima su consiglio della Merril Lynch ha aperto un conto a Malta dove ha depositato il 10 p.c. delle azioni quale garanzia per il mutuo ottenuto. La crisi dei mercati fi - nanziari ha infl uito notevolmente sul valore delle azioni depositate tanto che la Merril Lynch stava per disfarsene. A questo punto interviene un’altra banca l’ungherese OTP azionista dell’industria petrolifera MOL a sua volta comproprietaria della croata INA che grazie ad un prestito permette che la scalata prosegua così come previsto nel ruolino di marcia La domanda che il singolo cittadino si pone è piuttosto semplice come si siano potute realizzare transazioni di questa portata senza che l’Agenzia per il controllo del mercato fi nanziario (HANFA) non se ne sia resa conto? È possibile che lo Stato proprietario del 24 p.c. del pacchetto complessivo non abbia capito che qualcosa in borsa stava succedendo? E quale il ruolo in tutta questa faccenda di Damir Polančec, vice premier incaricato all’economia, approdato in politica dopo che aveva trascorso una lunga carriera manageriale proprio al colosso agro industriale di Koprivnica? Attualità Podravka, il colosso dell’industria alimentare croata, si vede coinvolto in uno scandalo che porta il nome di “Spice”(spezia, ndr)... Infatti, una scalata a dir poco “speziata” quella dei 66 manager i dei loro complici Anche ai più sprovveduti viene il dubbio che questi signori abbiano sopravvalutato le proprie capacità e la propria inventiva. Sono veramente degli abili operatori economici o dilettanti allo sbaraglio? Come credevano di mettere le mani sul pacchetto di controllo senza investire denaro proprio, bensì svuotando le casse dell’impresa? In questo momento il 40 p.c. delle azioni è nelle mani dei manager, ma non è suffi ciente per realizzare il loro grande sogno... Un considerevole 18 p.c. è controllato dai Fondi pensionistici: PBZ (Privredna banka Zagreb/ Gruppo Intesa), Raiffaisen Fond, Erste Plavi e lo stato detiene ancora il 26,40 p.c. Ci sono poi degli azionisti di minoranza come il Fondo per l’assicurazione pensionistica e il Fondo per la privatizzazione. A qualche giorno dallo scoppio dello scandalo alla Podravka la premier Jadranka Kosor accompagnata dal suo vice Damir Polančec ha incontrato le autorità locali. Ha parlato pure con Zdravko Šestak, l’attuale presidente dell’azienda, ma nulla è trapelato in merito alle cose che si sarebbero detti. Intanto, i dipendenti di questo colosso agro-alimentare temono per i loro posti di lavoro e per il futuro della società. Nel caso della Podravka si è parlato pure di scalata ostile visto che alcune aziende straniere già tempo fa hanno cerca- to di entrare nell’impresa o attraverso accordi di collaborazione o semplicemente acquisendo azioni in borsa. Si tratta per esempio del colosso serbo Delta ma anche di una compagnia norvegese, la Rieber&Son, a cui è stato dato il benservito. Il termine “ostile” è servito solo come paravento per un minestrone cucinato tutto in casa... Il caso Podravka infl uirà sugli scarsi equilibri di Governo? Diffi cile dirlo in questo momento. Tutti infatti attendono il responso degli organi inquirenti che al momento stanno setacciando i conti di tutte le imprese coinvolte nel losco affare. Corruzione e nepotismo un male quotidiano Purtroppo, corruzione e nepotismo sono all’ordine del giorno in Croazia. Dopo una serie di scandali per malversazioni, sospetti di corruzione e nepotismo il Governo croato ha destituito a metà settembre l’intera dirigenza della Hep, l’azienda statale per la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica, una delle maggiori compagnie in Croazia e la più grande di proprietà pubblica. Da anni l’azienda era oggetto di critiche, ma negli ultimi mesi sono emersi dei casi che hanno costretto il Governo ad ordinare un’inchiesta interna, divenuta poi scomoda anche per il maggior <strong>Panorama</strong> 7
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