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BIOLOGIA - SOLUZIONI E COMMENTI «<br />

donna sana nella cui famiglia mai si è verificato il<br />

daltonismo e quindi XX, avremo il seguente schema:<br />

Y Xd<br />

X XY XXd<br />

X XY XXd<br />

Quindi tutte le femmine saranno portatrici sane del<br />

gene Xd per il daltonismo ma non saranno daltoniche<br />

in quanto tale disturbo è un carattere recessivo che si<br />

manifestasoloinfemmineconilgenotipoXdXd.<br />

147 Risposta: C. Gran parte del DNA dell’uomo<br />

non è costituito da geni attivi ma da parti non<br />

codificanti. I geni attivi sono detti esoni: essi danno<br />

vita alla sintesi delle proteine. Gli introni svolgono<br />

funzione strutturale, unendo tra loro i geni a formare<br />

i cromosomi; hanno funzione regolatrice del lavoro<br />

dei geni. Il promotore è unbrevetrattodiDNAcuisi<br />

lega la RNA-polimerasi prima di iniziare la trascrizione;<br />

l’operatore può impedire o consentire il passaggio<br />

della RNA-polimerasi verso l’operone.<br />

148 Risposta: C. Il carboidrato che entra nella costituzione<br />

del DNA è il desossiribosio, monosaccaride<br />

a 5 atomi di carbonio; nell’RNA, costituito<br />

da un solo filamento, è presente il ribosio, anch’esso<br />

carboidrato monosaccaride a 5 atomi di carbonio.<br />

149 Risposta: E. Il processo metabolico che porta<br />

alla trasformazione di una molecola di glucosio<br />

in due molecole di piruvato con lo scopo di<br />

produrre molecole ad alta energia è detto glicolisi,<br />

ed è il mezzo più antico per ottenere energia, comune<br />

a ogni livello di organizzazione di vita. Questo soprattutto<br />

grazie al fatto che esso può essere svolto sia<br />

in condizioni di aerobiosi, sia in condizioni di anaerobiosi,<br />

non richiedendo ossigeno in nessuno dei suoi<br />

passaggi. Gli organismi più semplici non degradano<br />

ulteriormente il piruvato, ma lo convertono in altre<br />

forme attraverso processi fermentativi, senza che<br />

avvenga un ulteriore guadagno energetico. Negli organismi<br />

superiori, invece, la glicolisi costituisce il<br />

primo passaggio del catabolismo glucidico, il cui<br />

pathway continua con il ciclo di Krebs e con la<br />

catena respiratoria, entrambi processi condotti in<br />

condizioni di aerobiosi.<br />

150 Risposta: A. La trasmissione dell’emofilia è<br />

spiegabile ammettendo che il gene per la mutazione<br />

sia situato sul cromosoma X. In questo caso,<br />

infatti, per i maschi non esistono alleli dominanti o<br />

recessivi, essendo essi emizigoti, ossia possedendo<br />

un solo gene per quei caratteri. Inoltre l’unico X dei<br />

maschi è di origine materna. Una donna portatrice<br />

sana (eterozigote) dell’emofilia, quindi, avrà una<br />

probabilità 1/2 di generare un maschio ammalato e,<br />

se il marito è sano, le figlie femmine saranno al<br />

massimo portatrici come la madre.<br />

151 Risposta: D. Laparetecellulareèuno strato<br />

fibroso dotato di robustezza meccanica depositato<br />

dalla cellula fuori dalla membrana plasmatica.<br />

Cospicua in quasi tutte le piante, i batteri, le alghe e i<br />

funghi, ma assente in quasi tutte le cellule animali.<br />

152 Risposta: C. Si identifica come vaccino qualunque<br />

preparazione di materiale infettivo<br />

(reso innocuo) capace di determinare artificialmente<br />

uno stato di immunità verso la corrispondente infezione.<br />

Un vaccino per essere efficace deve mantenere<br />

le caratteristiche antigeniche dell’agente patogeno<br />

corrispondente, perdendo però tutti quegli attributi<br />

che consentono al microrganismo di danneggiare<br />

l’ospite. Esistono: ‘‘vaccini inattivati’’, costituiti da<br />

microrganismi completi (batteri o virus) in cui è stata<br />

completamente eliminata la virulenza, mediante inattivazione<br />

fisica (calore o radiazioni) o chimica (formalina);<br />

‘‘vaccini vivi attenuati’’, costituiti da microrganismi<br />

completi (batteri o virus) in cui il potere<br />

patogeno è stato diminuito con trattamenti o procedure<br />

diverse; ‘‘vaccini sintetici’’; ‘‘vaccini purificati<br />

costituiti da subunità’’ utilizzati per la profilassi<br />

virale e costituiti dalle singole frazioni del virione<br />

che sono coinvolte nella virulenza.<br />

153 Risposta: A. I cromosomi omologhi sono cromosomi<br />

che mostrano la medesima struttura e<br />

la medesima disposizione dei geni, per cui si appaiano<br />

alla meiosi, ma diversità allelica: l’ordine e la<br />

disposizione dei locus genici è la stessa, ma sono<br />

diversi gli alleli a ogni locus. Questo perché icromosomi<br />

omologhi sono uno di derivazione materna e<br />

l’altro di derivazione paterna: nelle cellule con corredo<br />

cromosomico diploide, ogni cromosoma è rappresentato<br />

da una coppia di omologhi, uno di origine<br />

paterna e uno di origine materna. Questo concetto è<br />

alla base della variabilità genetica e fenotipica degli<br />

organismi.<br />

154 Risposta: C. La composizione in basi dell’RNA<br />

trascritto è complementare a quella del filamento<br />

di DNA stampo, ma non identica. Inoltre al<br />

posto delle timina vi è l’uracile come base azotata<br />

pirimidinica.<br />

155 Risposta: E. Le fibre mieliniche sono protette<br />

dalla guaina mielinica, un avvolgimento di<br />

lamelle lipoproteiche disposte intorno all’assone. La<br />

guaina mielinica si interrompe ogni 1,5-2 mm in<br />

corrispondenza dei cosiddetti ‘‘nodi di Ranvier’’.<br />

Quando l’eccitamento interessa un nodo, le correnti<br />

elettriche che si generano determinano una depolarizzazione<br />

soltanto a livello del nodo adiacente;<br />

quindi l’impulso si trasmette da un nodo all’altro<br />

secondo uno schema chiamato ‘‘conduzione saltatoria’’.<br />

Nelle fibre amieliniche l’impulso procede lungo<br />

la fibra nervosa punto per punto poiché le correnti<br />

che accompagnano l’attività elettrica in un singolo<br />

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