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BIOLOGIA - SOLUZIONI E COMMENTI «<br />
aorta ed esofago. Infine è innervato dalle ramificazioni<br />
del nervo frenico. La sua contrazione comporta<br />
l’abbassamento dei visceri addominali sui quali spinge<br />
il centro frenico e l’allargamento di tutti i diametri<br />
della gabbia toracica.<br />
206 Risposta: B. Gli individui di una stessa specie<br />
sono caratterizzati dello stesso numero di cromosomi.<br />
Nell’uomo le cellule somatiche, diploidi,<br />
contengono 46 cromosomi. Le cellule sessuali, aploidi,<br />
contengono 23 cromosomi.<br />
207 Risposta: A. Il sistema nervoso periferico è<br />
l’insieme dei gangli e dei nervi presenti all’esterno<br />
dell’encefalo e del midollo spinale. Il nervo<br />
ottico è il secondo dei nervi cranici, ma è considerato<br />
come parte del sistema nervoso centrale in quanto le<br />
sue fibre sono ricoperte dalla mielina prodotta dagli<br />
oligodendrociti, ed è avvolto nelle meningi. Quindi<br />
in effetti non è proprio un nervo bensì una continuazione<br />
del sistema nervoso centrale.<br />
208 Risposta: A. L’antagonismo muscolare è il contrasto<br />
di azione di un muscolo o di un gruppo<br />
muscolare nel riguardo di un altro muscolo o di un<br />
altro gruppo, nel senso che la contrazione degli uni fa<br />
compiere a una parte del nostro corpo un movimento<br />
esattamente opposto in direzione a quello provocato<br />
dalla contrazione degli altri. Per esempio vi è antagonismo<br />
tra i muscoli flessori ed estensori del braccio<br />
come pure tra i muscoli adduttori e abduttori della<br />
gamba ecc. Normalmente l’antagonista deve rilassarsi<br />
per consentire la contrazione dell’agonista.<br />
209 Risposta: C. Dall’incrocio di un individuo<br />
omozigote AA con un individuo omozigote aa<br />
avremo il seguente risultato:<br />
a a<br />
A Aa Aa<br />
A Aa Aa<br />
TuttalaprolenasceràconilgenotipoAaperunadata<br />
caratteristica, di conseguenza se quel dato carattere è<br />
espresso dall’allele dominante ‘‘A’’ sull’allele recessivo<br />
‘‘a’’ in tutti gli individui si manifesterà il carattere<br />
codificato dall’allele ‘‘A’’ dominante. Tutti gli<br />
individui ‘‘Aa’’ avranno quindi lo stesso fenotipo. Il<br />
fenotipo è l’insieme delle caratteristiche osservabili<br />
in un individuo, determinate sia dai suoi geni, sia dai<br />
rapporti di dominanza tra gli alleli.<br />
210 Risposta: A. Una proteina è una macromolecola<br />
costituita da una combinazione variabile di<br />
diversi monomeri (L-amminoacidi), uniti mediante<br />
un legame peptidico, spesso in associazione con altre<br />
molecole e/o ioni metallici (in questo caso si parla di<br />
proteina coniugata).<br />
211 Risposta: E. Le ghiandole esocrine riversano il<br />
loro secreto all’esterno del corpo o in cavità<br />
comunicanti con l’esterno per mezzo di un sistema di<br />
canalicoli chiamati ‘‘condotti escretori’’. Le ghiandole<br />
endocrine sono prive di tali condotti e riversano<br />
il loro secreto direttamente nel lume dei vasi sanguigni.<br />
La differenza tra i due tipi di ghiandole risiede<br />
anche nel fatto che il secreto delle ghiandole esocrine<br />
agisce di solito in sede circoscritta, nel luogo in cui<br />
viene liberato mentre il secreto delle ghiandole endocrine<br />
che è trasportato dal sangue, agisce a distanza<br />
su organi bersaglio.<br />
212 Risposta: A. Il nefrone è l’unità funzionale del<br />
rene. È costituito da quattro strutture principali;<br />
il ‘‘glomerulo renale’’, il ‘‘tubulo contorto prossimale’’,<br />
l’‘‘ansa di Henle’’, il ‘‘tubulo contorto distale’’.<br />
Le ultime tre parti del nefrone vengono riunite in<br />
una unica entità definita ‘‘tubulo renale’’. I tre meccanismi<br />
funzionali svolti dal nefrone sono tre: 1)<br />
filtrazione, 2) riassorbimento, 3) secrezione. Il primo<br />
meccanismo viene attuato a livello di glomerulo<br />
mentre il riassorbimento e la secrezione avvengono<br />
a livello del tubulo renale. Il riassorbimento impedisce<br />
l’eccessiva escrezione urinaria di acqua, elettroliti<br />
e sostanze organiche. La secrezione favorisce il<br />
passaggio di sostanze dai capillari peritubulari al<br />
liquido endotubulare.<br />
213 Risposta: A. Le mutazioni consistono in cambiamenti<br />
permanenti nella sequenza delle basi<br />
azotate del DNA di un organismo. Nel caso in cui le<br />
mutazioni interessino singoli geni si parla di mutazioni<br />
genetiche; nel caso in cui vengano coinvolti<br />
ampi tratti di cromosoma, contenenti parecchi geni si<br />
parla di mutazioni cromosomiche. Spesso le mutazioni<br />
sono causate da agenti mutageni: composti chimici<br />
contenuti nel fumo di sigaretta, radiazioni atomiche,<br />
radiazioni ad alta frequenza (raggi X e g).<br />
214 Risposta: A. L’endocardio è la sottile membrana<br />
che riveste internamente tutte le cavità cardiache<br />
e le superfici valvolari. È composto di più<br />
strati: più superficialmente si trovano cellule endoteliali,<br />
che formano uno strato liscio che poggia<br />
sull’endotelio dei vasi afferenti ed efferenti del cuore;<br />
queste poggiano su di una lamina propria composta<br />
da fibre elastiche, la quale si prolunga in uno<br />
strato sottoendocardico di connettivo lasso. Il pericardio<br />
è una sottile membrana di origine mesodermica<br />
che circonda il cuore. Questa struttura, spessa<br />
circa 20 mm, è costituita da due strati distinti: il<br />
pericardio fibroso è lo strato esterno; il pericardio<br />
sieroso è lo strato interno e aderisce perfettamente a<br />
tutte le parti piane e a tutte le insenature del cuore. Il<br />
pericardio sieroso è costituito da due foglietti di<br />
origine celomatica di cui il primo (foglietto parietale)<br />
a livello dell’origine dei grossi vasi del peduncolo<br />
vascolare si riflette nel secondo (foglietto viscerale).<br />
Fra i due foglietti del pericardio sono presenti normalmente<br />
da 20 a 50 ml di liquido chiaro roseo, detto<br />
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