Il cercatore di funghi nel mondo - Gustolocale
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LL '' ooppiinniioonnee<br />
<strong>di</strong> Terenzio Panozzo<br />
Ci sono vitigni e relativi vini che trovano con<strong>di</strong>zioni ideali <strong>di</strong><br />
coltivazione in quasi tutto il <strong>mondo</strong>, che danno vini <strong>di</strong> qualità, ma non<br />
necessariamente uguali. Parlo dei vari Cabernet, dei Pinot, del Sirah<br />
ed altri <strong>di</strong> chiare origini francesi. Nella produzione <strong>di</strong> questi vini si<br />
assiste spesso ad un fenomeno <strong>di</strong> omologazione dei gusti, quasi una<br />
imposizione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> e <strong>di</strong> materiali. Parlo dell’utilizzo della barrique<br />
che <strong>di</strong>vide schiere <strong>di</strong> detrattori ed amanti dei vini affinati in questi<br />
legni pregiati. Non entro <strong>nel</strong> merito, che è quanto mai soggettivo.<br />
Vorrei parlare dei nostri produttori che per affrancarsi da queste mode<br />
o tendenze cercano <strong>di</strong> provare nuove strada sfruttando un patrimonio<br />
tipicamente italico delle varietà <strong>di</strong> vitigni e uve autoctoni, vale a <strong>di</strong>re<br />
che crescono solo da noi. Nella ricerca della migliore valorizzazione <strong>di</strong><br />
queste uve c’è sicuramente una strada percorribile per affermazioni <strong>di</strong><br />
mercato, <strong>di</strong>fficilmente comparabili in altre zone al <strong>mondo</strong>. È<br />
certamente una politica lodevole che presenta aspetti <strong>di</strong> novità e<br />
quin<strong>di</strong> aperta a nuove prospettive <strong>di</strong> mercato. Come sempre però la<br />
prudenza è d’obbligo, poiché il rischio può essere quello <strong>di</strong> una specie<br />
<strong>di</strong> autoriconoscimento magari poco esportabile. Sono convinto che un<br />
Merlot del Medoc sia decisamente <strong>di</strong>verso dallo stesso Merlot <strong>di</strong> Sicilia<br />
e via <strong>di</strong>scorrendo. Perciò la tipicità dei nostri vini può <strong>di</strong>fferenziarsi per<br />
le caratteristiche loro date dalla terra, dal clima, e quin<strong>di</strong> in questo<br />
senso trovare un valore autoctono. Questo si comparabile agli stessi<br />
vini prodotti <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> e da questi <strong>di</strong>stinguibili.<br />
La nostra fortuna è questa: i vitigni autoctoni possono rappresentare<br />
una ulteriore opportunità, ma per il momento non una scena primaria.