Il cercatore di funghi nel mondo - Gustolocale
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LA CHAINE DES ROTISSEURS:<br />
I “MAESTRI CUOCHI DEL RE”<br />
Fra le associazioni Enogastronomiche presenti <strong>nel</strong> territorio<br />
Italiano la più antica e prestigiosa è senza dubbio la Chaine,<br />
anche se non la più <strong>di</strong>ffusa e conosciuta<br />
La data, 1248, riportata <strong>nel</strong>lo stemma della confraternita ci porta al me<strong>di</strong>oevo,<br />
quando le persone che svolgevano la stessa attività <strong>di</strong> arte o mestieri si univano in<br />
corporazioni per la tutela dei propri interessi e per il conseguimento <strong>di</strong> obiettivi<br />
comuni.<br />
Queste confraternite <strong>di</strong>vennero <strong>nel</strong> tempo centri <strong>di</strong> potere, anche in competizione fra<br />
loro, per <strong>di</strong>fendere il monopolio delle attività svolte dai propri associati: il loro potere<br />
e prestigio era definito e riconosciuto pubblicamente. La sede era per tutti a Parigi.<br />
Va sottolineato il ruolo svolto da queste associazioni <strong>nel</strong> formare i giovani, potenziali<br />
futuri associati, <strong>nel</strong> trasferimento delle abilità e delle conoscenze e anche <strong>nel</strong> loro<br />
approfon<strong>di</strong>mento e <strong>nel</strong>la ricerca dell’eccellenza. Ad<strong>di</strong>rittura si davano reciproco aiuto<br />
in caso <strong>di</strong> malattie ed infortuni. A Venezia erano chiamate “Scuole” ed ancora adesso<br />
si possono vedere queste iscrizioni antiche anche se hanno perduto il loro significato<br />
originario.<br />
La Corporation des Rotisseurs, anzi più precisamente La Corporation d’Oyeurs, fu<br />
consacrata ufficialmente da Luigi XII re Di Francia, detto il Re Santo. La confraternita<br />
poteva, inizialmente, passare allo spiedo solo le oche. Erano quin<strong>di</strong> chiamati gli<br />
Oyers, poi poterono cucinare altri tipi <strong>di</strong> volatili e furono insigniti <strong>di</strong> un titolo<br />
particolare come ven<strong>di</strong>tori pubblici <strong>di</strong> carne. Esistevano dei Maitre Oyeurs del re che<br />
godevano <strong>di</strong> particolare considerazione ed erano chiamati Maitre Cusiniers du Roi.<br />
Verso la fine del 500 il termine Oyeurs venne cambiato in Rotisseurs e quin<strong>di</strong><br />
poterono cucinare praticamente tutto. Nel 1610 Luigi XIII consegna ufficialmente<br />
alla confraternita le insegne aral<strong>di</strong>che: due spie<strong>di</strong> incrociati in campo rosso circondati<br />
dai gigli <strong>di</strong> Francia. Gli stessi emblemi che compaiono <strong>nel</strong>l’attuale simbolo della<br />
Chaine des Rotisseurs. Sospesa come Confrerie <strong>nel</strong> 1791 da Napoleone, fu definitivamente<br />
soppressa <strong>nel</strong> 1834 in Francia in nome delle libertà del lavoro momento in<br />
cui furono abolite tutte le corporazioni.<br />
La Confrerie de la Chaine des Rotisseurs risorse con atto pubblico il 29 agosto 1950.<br />
Oggi la missione dell’attuale Confrerie non è naturalmente quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere i <strong>di</strong>ritti<br />
degli associati, piuttosto quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere e <strong>di</strong>ffondere la cultura della tavola e<br />
l’amore per una cucina <strong>di</strong> qualità, <strong>di</strong> genuinità, anche rispettosa della tra<strong>di</strong>zione.<br />
Romolo Cacciatori con la Famiglia Santini<br />
del Ristorante “Al Pescatore”.<br />
Mario Baratto del Ristorante “Da Remo”,<br />
Jager ed Ylenia, Bruno Magnani e<br />
Marilena, Medaro e Bagnasco; tutti<br />
confreres del Veneto.