Geologia & Salute - AGMItalia
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SUOLI SU SERPENTINITE:<br />
CARATTERISTICHE AMBIENTALI E LIMITAZIONI<br />
D'USO AGRICOLO E FORESTALE<br />
I suoli che si sviluppano su roccia serpentinitica<br />
sono ampiamente diffusi in Italia, ad<br />
esempio nell'arco Alpino occidentale e nell'Apennino<br />
Ligure ed Emiliano, ma abbondano<br />
in numerose altre zone del globo: dalla Nuova<br />
Caledonia alla California, dal Sud Africa al<br />
Canada, solo per citare alcune aree. Si tratta<br />
di suoli che, soprattutto durante le prime<br />
fasi del loro sviluppo, presentano limitazioni<br />
di fertilità talmente marcate da precluderne<br />
l'uso agricolo produttivo; si instaura così una<br />
vegetazione pioniera tipica, particolarmente<br />
resistente a squilibri nutrizionali e ad eccessi<br />
di elementi potenzialmente tossici e di notevole<br />
interesse per i botanici. Poche specie<br />
sono infatti in grado di colonizzare il substrato<br />
roccioso; tra queste alcune felci del genere<br />
Asplenium e la rustica Cheilanthes marantae.<br />
Anche quando le limitazioni sono parzialmente<br />
attenuate si sviluppano popolamenti<br />
forestali caratterizzati da specie compagne<br />
tipiche di aree a scarso contenuto in<br />
elementi nutritivi, come nel caso delle faggete<br />
oligotrofiche che occupano un'abbondante<br />
porzione del territorio a faggeta in sinistra<br />
orografica della valle di Susa (TO).<br />
Nelle aree montane l'uso agricolo è limitato<br />
anche da fattori climatici e topografici e, conseguentemente<br />
la presenza di substrati serpentinitici<br />
non va che ad esarcerbare una situazione<br />
già esistente; diverso è il caso dei<br />
suoli che si sviluppano sulle pianure alluvionali<br />
poste allo sbocco delle vallate alpine e<br />
appenniniche, dove la topografia ne permetterebbe<br />
l'uso agricolo, ma le limitazioni di fertilità<br />
ne determinano il sotto utilizzo.<br />
Le ragioni della scarsa fertilità di questi suoli<br />
va ricercata nella composizione del parent<br />
material; se si considera infatti la composi-<br />
Eleonora Bonifacio<br />
DIVAPRA - Chimica agraria, Università degli Studi di Torino, Via Leonardo da Vinci, 44 -<br />
10095 Grugliasco (TO); E-mail: Eleonora.Bonifacio@unito.it<br />
zione media delle serpentiniti alpine riportata<br />
da Legros (1992), che vede Si, Mg e Fe costituire<br />
quasi 89% del peso in ossidi, si può<br />
notare come tale composizione si scontri con<br />
l'ordine di importanza per la nutrizione vegetale<br />
degli elementi di origine litogenica. Ad un<br />
chiaro eccesso di Mg si contrappongono carenze<br />
di P, Ca e K che vengono rilasciati dalla<br />
roccia in quantità molto basse.<br />
Le carenze si manifestano maggiormente<br />
nella zona a contatto con le radici del vegetale;<br />
è infatti nella rizosfera che l'alterazione<br />
della roccia è più intensa (e.g. Berthelin et<br />
al., 1991), a causa dell'elevata concentrazione<br />
idrogenionica e della notevole presenza<br />
di acidi organici ad azione complessante. La<br />
gamma di sostanze acide emesse dalle radici<br />
dei vegetali e dalla microflora ad esse associata<br />
è vastissima, variando anche in funzione<br />
delle condizioni ambientali; comunemente<br />
riportati sono gli acidi malico, ossalico,<br />
citrico, tartarico, lattico, formico, succinico<br />
etc.. (e.g. Huang e Violante, 1986), dotati<br />
di forte capacità alterante, come evidenziato<br />
da Robert e Berthelin (1986). Nel caso dell'alterazione<br />
di roccia serpentinitica, valutazioni<br />
ottenute in laboratorio confrontando acqua,<br />
HCl, acido acetico, lattico e citrico (Alliani,<br />
1997) hanno fornito i risultati riportati in<br />
Figura 1. Partendo dallo stesso pH iniziale<br />
(3.0), l'equilibrio nel rilascio di magnesio viene<br />
raggiunto molto rapidamente, sia nel caso<br />
dell'acqua, sia nel caso dell'acido cloridrico.<br />
Nei sistemi contenenti acido citrico o acido<br />
lattico si raggiunge un plateau ad una<br />
concentrazione di magnesio pari a circa 2 x<br />
10 -3 M e valori di pH pari, rispettivamente, a<br />
8.0 e 7.6. Diverso è il caso dell'acido acetico:<br />
l'efficiente sistema tampone, unito alla scar-<br />
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