Geologia & Salute - AGMItalia
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sa forza dell'acido, non permette l'innalzamento<br />
del pH a valori superiori a 4.6 durante<br />
la dissoluzione, simulando quindi maggiormente<br />
l'ambiente rizosferico; l'equilibrio non<br />
viene raggiunto e, al termine della prova<br />
(due mesi) la quantità di magnesio in soluzione<br />
è pari a 1 x 10 -2 M. Tali risultati ben evidenziano<br />
l'eccesso di magnesio e il conseguente<br />
squilibrio nutrizionale nella rizosfera<br />
dei suoli serpentinitici: un valore rappresentativo<br />
della soluzione di suoli sviluppati su altri<br />
tipi di roccia madre è infatti di circa un ordine<br />
di grandezza inferiore (Lindsay, 1979).<br />
Le carenze nutrizionali derivanti dall'eccesso<br />
di magnesio sono legate allo squilibrio tra<br />
questo catione e il calcio, pertanto il rapporto<br />
tra Ca e Mg, in soluzione o scambiabili,<br />
viene utilizzato spesso come indice di fertilità.<br />
Dai dati relativi ad una sequenza di suoli<br />
a diverso stadio evolutivo (Bonifacio et al.,<br />
1997), si può notare come il rapporto tra Ca<br />
scambiabile e Mg scambiabile vari da un minimo<br />
di 0.09 in orizzonti C prossimi alla roccia<br />
madre ad un massimo di 1.48 nell'orizzonte<br />
superficiale ricco di sostanza organica<br />
di un Mollisuolo. La variazione di questo rapporto<br />
con l'evoluzione del suolo è un classico<br />
esempio del processo che i vegetali mettono<br />
in atto per mitigare le limitazioni alla crescita<br />
in suoli carenti, noto con il termine di<br />
biocycling. Sebbene Ca e Mg abbiano un<br />
chimismo simile, il tasso di lisciviazione di<br />
questi due elementi nei suoli serpentinitici<br />
non coltivati è molto diverso; la carenza di<br />
Ca fa sì che, non appena la mineralizzazio-<br />
10<br />
ne della sostanza organica apportata al suolo<br />
con la lettiera rilascia il calcio assorbito e<br />
traslocato nelle parti aeree dal vegetale, l'elemento<br />
venga immediatamente riassorbito<br />
dalle radici, impedendone quindi la lisciviazione.<br />
Il calcio subisce quindi un ciclo di assorbimento<br />
e rilascio costretto nei primi orizzonti<br />
del suolo con una forte limitazione delle<br />
perdite. Lo stesso meccanismo non si verifica<br />
per elementi di cui il vegetale ha necessità<br />
inferiori alla quantità presente nel<br />
suolo come il magnesio, determinando quindi<br />
da un lato l'aumento del rapporto Ca/Mg<br />
con l'aumentare dello stadio evolutivo, dall'altro<br />
l'aumento di questo indice negli orizzonti<br />
più superficiali, maggiormente interessati<br />
dalle radici assorbenti. Si tratta di una<br />
caratteristica talvolta evidenziabile anche nel<br />
contenuto totale di elementi nel suolo e tipica<br />
dei suoli su serpentinite; infatti, confrontando<br />
suoli sviluppati su calcescisti e su serpentiniti<br />
in bassa valle di Susa, nel Torinese<br />
(Tabella 1), si può chiaramente notare come<br />
l'indice di arricchimento in calcio (CaEI), calcolato<br />
con il metodo geochimico "gains and<br />
losses" (Krauskopft e Bird, 1995), mostri un<br />
incremento maggiore nell'orizzonte superficiale<br />
del suolo su serpentiniti rispetto all'orizzonte<br />
analogo del suolo su calcescisti (Falsone<br />
et al., 2003). Quando lo sviluppo del<br />
suolo è ad uno stadio più avanzato, e il contenuto<br />
in calcio della roccia è ancora inferiore,<br />
come nell'Alfisuolo di Tabella 1, l'incremento<br />
in calcio negli orizzonti superficiali<br />
può arrivare a sfiorare il 40%, mentre valori<br />
Fig. 1. Rilascio di magnesio da roccia serpentinitica in presenza di acidi a pH iniziale 3.