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Geologia & Salute - AGMItalia

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La prospezione<br />

Con i metodi della prospezione geochimica<br />

strategica (Salminen et al., 1998) è stata studiata<br />

la distribuzione di alcune decine di elementi<br />

nel territorio con l'obiettivo di:<br />

i) agganciare eventuali concentrazioni anomale,<br />

riconoscerne la natura e la relazione<br />

con particolari contesti geologici (litologici,<br />

metallogenici ecc.) o con apporti antropogenici;<br />

ii) fornire carte geochimiche di base utili per<br />

programmare ricerche e interventi di maggiore<br />

dettaglio concentrate nei bacini segnati<br />

da concentrazioni abnormi al fine di circoscrivere<br />

al loro interno le aree e localizzare e<br />

i siti dai quali si disperdono gli elementi nocivi<br />

o di interesse economico.<br />

Materiali e metodi<br />

Sono stati raccolti complessivamente 141<br />

campioni di alluvioni di canale attivo (stream<br />

sediments), rappresentativi di altrettanti bacini<br />

estesi per circa 1 km 2, tali da ricoprire l'intero<br />

territorio della Val Lèogra. L'analisi chimica,<br />

condotta sulla frazione passante alla<br />

maglia di 0,150 mm, è stata eseguita in ICP-<br />

ES e ICP-MS, determinando le concentrazioni<br />

di 37 elementi.<br />

Con l'elaborazione statistica elementare sono<br />

stati definiti i parametri fondamentali della<br />

distribuzione (intervallo di variazione, media<br />

geometrica, deviazione standard, ecc.) di tutti<br />

gli elementi considerati. Per definire le correlazioni<br />

fra elementi e fra questi e il contesto<br />

geologico sono stati adottati i metodi della<br />

cluster analysis e, in via sperimentale, delle<br />

reti neurali.<br />

Aspetti geochimici<br />

L'interpretazione della situazione geochimica<br />

della Val Leogra è complicata dalla notevole<br />

variabilità litologica (Fig. 1), ma anche ambientale<br />

del territorio fortemente antropizzato<br />

e sede di importanti e plurisecolari industrie<br />

minerarie, tessili, meccaniche ecc..<br />

Quasi tutti gli elementi considerati mostrano<br />

distribuzione log-normale positiva (fanno eccezione<br />

Fe, Mn e pochi altri) e frequentemente<br />

andamento bimodale o più comples-<br />

66<br />

so, giustificato peraltro dalla grande complessità<br />

litologica e dalla diffusa presenza di<br />

mineralizzazioni e di insediamenti industriali<br />

e urbani. In tale contesto la media geometrica<br />

(m) rappresenta un valore di background<br />

solo orientativo.<br />

Le mappe geochimiche<br />

Le carte geochimiche sono state elaborate<br />

con Autocad Map. I campioni sono stati suddivisi<br />

in cinque classi di concentrazione stabilite<br />

sulla base della media geometrica (m)<br />

e della deviazione standard (s). Alla classe<br />

inferiore sono stati attribuiti i valori m+2s alla<br />

classe 5.<br />

Le carte che si riportano (Tav. 1) riguardano<br />

alcuni fra gli elementi più significativi dal punto<br />

di vista geologico-metallogenico e/o ambientale.<br />

Trattasi di mappe "strategiche" e<br />

come tali hanno solo valenza orientativa: sono<br />

tuttavia essenziali per fornire informazioni<br />

di base, utili sia ai fini di interpretazioni geolitologiche<br />

o metallogeniche, sia per scopi<br />

ambientali.<br />

Anomalie metallogeniche e formazionali<br />

Nella maggior parte dei casi le mappe geochimiche<br />

registrano la netta corrispondenza<br />

fra alte concentrazioni di Pb, Zn, Ag e Cu e<br />

bacini con documentate mineralizzazioni a<br />

solfuri polimetallici (ad es. le Valli Mercanti,<br />

Livergon, e Riolo nel territorio di Torrebelvicino<br />

e alcune aree del Tretto). Va segnalata<br />

peraltro anche la scoperta di qualche significativa<br />

anomalia in Ag, As, Sb, Mo (sottolineata<br />

pure da elevate concentrazioni di Zn,<br />

Cd, Pb, ad es. presso S. Antonio e sulle pendici<br />

meridionali del M. Novegno), nonché di<br />

forti arricchimenti in Au, Ag, Cu e Hg presso<br />

Torrebelvicino, in bacini nei quali non è stata<br />

finora riconosciuta la presenza di mineralizzazioni.<br />

In ogni caso tuttavia i maggiori arricchimenti<br />

in elementi di significato metallogenico insistono<br />

in due fasce ad andamento NE-SW<br />

caratterizzate dalla presenza di giacimenti di

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