Geologia & Salute - AGMItalia
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go (lago di Nyos, Cameroon) ne uccise circa<br />
1700, oltre ad un numero imprecisato di animali<br />
(Fig. 6). Nel 2002 in un'area prossima<br />
ad un vecchio edificio vulcanico estinto<br />
(Monte Amiata, Italia centrale) un cacciatore<br />
perse la vita per essersi trovato in un'area di<br />
accumulo di CO 2 emessa da una serie di<br />
"mofete" (emissioni di gas freddi costituiti da<br />
oltre il 95% di CO 2) presenti nella zona.<br />
Gas irritanti come HCl, HF e SO 2 sono tipicamente<br />
presenti nelle fumarole di medio-alta<br />
temperatura. Possono provocare irritazioni<br />
agli occhi e alla gola, mentre a dosi più<br />
elevate possono provocare ulcerazioni nel<br />
primo tratto respiratorio (per effetto della loro<br />
elevata solubilità difficilmente raggiungono il<br />
sistema polmonare in profondità), ustioni alla<br />
pelle e alle mucose.<br />
Ustioni cutanee particolarmente gravi possono<br />
derivare dal contatto con HF. Gas meno<br />
acidi ma anche meno solubili in acqua come<br />
l'H 2S (gas considerato sia tossico che asfissiante)<br />
possono viceversa spingersi in pro-<br />
Fig. 6. Capi di bestiame uccisi da una nube di CO2<br />
emessa dal lago craterico di Nyos (Cameroon) nel<br />
1986.<br />
20<br />
fondità nel sistema respiratorio, fino a raggiungere<br />
il livello alveolare.<br />
Con durate particolarmente lunghe di esposizione<br />
(> 1 giorno) si può produrre edema<br />
polmonare con formazione di muco e collasso<br />
di parte del tessuto polmonare, ciò rende<br />
molto elevato il rischio di infezioni del tessuto<br />
alveolare distrutto. La diminuita ossigenazione<br />
puo' provocare, inoltre, crisi cardiaca e<br />
crisi respiratoria acuta. In questo caso la<br />
mortalità può raggiungere il 50%.<br />
Tra i gas presenti in basse concentrazioni<br />
e/o in tracce quello teoricamente piu' pericoloso<br />
è il CO, gas considerato sia asfissiante<br />
(come la CO 2) che tossico. La sua tossicità è<br />
nota: essa consiste nella capacità di attraversare<br />
la membrana dei globuli rossi del<br />
sangue e legarsi al ferro dell'emoglobina. Essendo<br />
la sua affinità con l'emoglobina circa<br />
200 volte quella dell'ossigeno, un suo prolungato<br />
assorbimento può ridurre sensibilmente<br />
la capacità di trasportare ossigeno del<br />
sangue. D'altra parte le basse concentrazioni<br />
di CO nei gas vulcanici (raramente superano<br />
qualche decina di ppm) rendono il rischio<br />
specifico, associato a tale componente,<br />
molto basso o praticamente nullo.<br />
Come nel corso degli eventi eruttivi gas vulcanici,<br />
vapore e aerosol vengono dispersi su<br />
vaste aree e attraverso suoli e acque entrare<br />
nella catena alimentare, così può avvenire<br />
per la più modesta, ma continua nel tempo,<br />
emissione di elementi potenzialmente<br />
tossici durante l'attività esalativa intereruttiva.<br />
Elementi potenzialmente cancerogeni<br />
come mercurio (Hg), arsenico (As) e cadmio<br />
(Cd) si accumulano nei suoli vulcanici (in genere<br />
fertili e produttivi) per poi essere selettivamente<br />
assorbiti dalle piante.<br />
Nelle aree vulcaniche attive (anche se momentaneamente<br />
quiescenti), oltre le già citate<br />
emissioni gassose puntuali (fumarole<br />
ecc.), l'elevatissimo gradiente geotermico<br />
determina flussi di gas diffusi e impercettibili,<br />
ma misurabili, (in genere a CO 2 prevalente),<br />
dal suolo su aree anche molto estese. La<br />
distribuzione areale di tali flussi risulta condizionata<br />
da forma e dimensioni dell'edificio<br />
vulcanico e dalle strutture tettoniche che ne