Geologia & Salute - AGMItalia
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sono pertanto essere considerati un'importante<br />
sorgente secondaria di forme chimiche<br />
di Hg mobili nell'ambiente marino (Covelli et<br />
al., l999).<br />
Gli ultimi studi nell'ambito del progetto di ricerca<br />
"Rimobilizzazione e biodisponibilità del<br />
mercurio in ambienti lagunari e fluviali regionali"<br />
(RFVG, 2005) hanno affrontato il problema<br />
del trasporto del Hg associato al particellato<br />
in sospensione in concomitanza con<br />
la piena fluviale del fiume Isonzo nel Golfo di<br />
Trieste. E' stato accertato che, a dieci anni<br />
dalla sospensione dell'attività mineraria di<br />
Idria, l'apporto di mercurio nel golfo, nell'arco<br />
dell'anno, avviene proprio grazie all'ingente<br />
contributo del metallo associato al particellato<br />
in sospensione durante gli eventi di piena<br />
rispetto agli apporti modesti in regime normale<br />
o di magra del fiume stesso (Covelli et<br />
al., 2004). Una preliminare campionatura<br />
nella bocca lagunare adiacente alla foce<br />
isontina ha accertato il ruolo dei flussi tidali<br />
nel veicolare il Hg particolato nella laguna di<br />
Grado. Una stima della quantità di Hg che rimarrebbe<br />
intrappolato in laguna, in un semiciclo<br />
di marea, indica un bilancio positivo per<br />
il bacino stesso. La quantità di Hg (ca. 1.4<br />
kg) che si depositerebbe in laguna in un semiciclo<br />
di marea corrisponderebbe a ca. 50<br />
% del Hg particellato entrato con il flusso crescente.<br />
Inoltre, gli esperimenti condotti sui<br />
flussi all'interfaccia acqua-sedimento nelle<br />
valli da pesca della laguna di Grado hanno<br />
messo in evidenza la presenza di elevate<br />
concentrazioni di Hg e MeHg disciolto nella<br />
colonna d'acqua in particolare nella stagione<br />
estiva.<br />
I sedimenti della Laguna di Marano e Grado<br />
evidenziano un decremento progressivo estovest<br />
di Hg da 10 a 1 ppm. La presenza di<br />
Hg è stata inoltre accertata sino ad una profondità<br />
di circa 30-40 cm. Questo gradiente<br />
si riscontra pure nelle analisi effettuate sugli<br />
organismi e piante acquatiche lagunari dell'intera<br />
catena trofica (Brambati, 1997). La<br />
variabilità delle concentrazioni di Hg riscontrata<br />
nelle specie acquatiche analizzate è,<br />
50<br />
tuttavia, da porre in relazione alle loro caratteristiche:<br />
i mitili (Mytilus) e le vongole (Tapes),<br />
organismi filtratori, sono caratterizzati<br />
da basse concentrazioni (200 e 350 ppb in<br />
media, rispettivamente). Tenori più elevati<br />
(200-1900 ppb) sono stati determinati nel<br />
gamberetto (Palaemon), mentre valori molto<br />
elevati (media 0.5-0.7 ppm; max 2-3 ppm)<br />
sono stati osservati nel guatto (Gobius) e nel<br />
latterino (Atherina boyeri). Valori anomali (fino<br />
a circa 5 ppm) simili a questi sono stati<br />
determinati nelle specie ittiche allevate nelle<br />
valli da pesca interne alla laguna (ad es. orata,<br />
Sparus auratus e spigola, Dicentrarchus<br />
labrax) rispetto ai medesimi esemplari di mare<br />
aperto (Fig. 4).<br />
Per quanto riguarda i meccanismi di trasferimento<br />
dai produttori ai consumatori a livello<br />
più elevato, si può affermare che esiste una<br />
relazione evidente per i tenori di Hg tra sedimenti<br />
e piante acquatiche; analogamente tra<br />
sedimenti e organismi bentonici detritivori. I<br />
valori più alti riscontrati nella spigola e nell'orata<br />
sono legati alle loro esigenze trofiche<br />
che ne fanno, accanto all'anguilla, i consumatori<br />
finali di tutta la catena trofica lagunare,<br />
a meno che non intervenga la predazione<br />
da parte degli uccelli o da parte dell'uomo. I<br />
controlli sull'avifauna, più precisamente su<br />
svassi (Podiceps Cristatus) e garzette<br />
(Egretta Garzetta), hanno mostrato elevati<br />
valori di Hg sia nel muscolo (fino a 5300<br />
ppb), sia negli organi di queste specie volatili<br />
(fino a 26580 ppb nel fegato).<br />
In particolare questi uccelli, notoriamente pescivori,<br />
assumono il Hg durante la loro permanenza<br />
in laguna (arrivano in agosto e ripartono<br />
in marzo dell'anno successivo). Le<br />
indagini sui capelli di soggetti con dieta a base<br />
di pesce hanno confermato, in più casi,<br />
l'elevata concentrazione di Hg da mettersi in<br />
relazione con l'età degli stessi consumatori.<br />
Questi ultimi dati sui capelli, unitamente a<br />
quelli sugli uccelli, dimostrano che in catene<br />
trofiche con elevato consumo di pesce, i consumatori<br />
finali rappresentano l'espressione<br />
massima dell'accumulo del mercurio (biomagnificazione).<br />
La tecnica pirolitica per la discriminazione dei