Geologia & Salute - AGMItalia
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Fig. 2. Valori guida e concentrazione massima ammissibile di elementi selezionati in acque potabili e massima dose<br />
giornaliera in acqua.<br />
mulati gli attacchi a cui un argilla è sottoposta<br />
nel processo di digestione. Alla fine della<br />
simulazione gastro-intestinale molti elementi<br />
sono stati liberati dal solido in soluzione e sono<br />
correlati al pH raggiunto al termine del<br />
processo digestivo. Per bassi valori di pH (<<br />
3), si sono osservate le più alte concentrazioni<br />
di metalli (es. Al, P, Be, Sc, V, Fe, Cu,<br />
Zn, Ga, Ba, La, Nb, REE), mentre gli elementi<br />
ospitati nei carbonati (come Ca, Sr,<br />
Mg) sono in maggiore quantità nei campioni<br />
che hanno raggiunto più alti valori di pH (><br />
5). Tra gli elementi non presenti nei carbonati,<br />
l'Al mostra un'alta concentrazione, la quale<br />
può essere giustificata con l'abbondanza<br />
di minerali argillosi in questi geomateriali.<br />
Essendo nota la tossicità dell'Al, l'ingerimento<br />
di argille deve essere effettuata con grande<br />
cautela, soprattutto se non contengono<br />
carbonati. In questi casi, i bassi valori di pH,<br />
incrementano la solubilità dell'Al. Tutti gli altri<br />
elementi chimici pericolosi sono presenti in<br />
piccole quantità eccetto il Ba, il quale è considerato<br />
molto tossico nella forma ionica.<br />
Al fine di verificare se il rilascio di un elemento<br />
tossico è seguito da un assorbimento<br />
da parte dell'organismo soprattutto quando<br />
le argille, oltre che ad essere usate per trattamenti<br />
cosmetici, vengono commercializzate<br />
per poter essere ingerite, sono state condotte<br />
ricerche in vivo utilizzando cavie animali<br />
(Mascolo et al., 1999; Mascolo et al.,<br />
2004). Sono stati rilevati metalli considerati<br />
tossici sia nelle urine che in alcuni organi dei<br />
ratti (cervello, cuore, fegato e reni) e la loro<br />
concentrazione è proporzionale alla quantità<br />
ingerita. Ciò dimostra che i metalli delle argille<br />
sono mobilizzati ed entrano a far parte dell'organismo.<br />
La distribuzione di questi elementi<br />
non è omogenea nelle diverse parti del<br />
corpo analizzato, ma per quanto riguarda gli<br />
organi le concentrazioni massime si osservano<br />
nel rene per poi diminuire progressivamente<br />
nel fegato, nel cuore e nel cervello.<br />
Al momento non esiste una normativa legislativa<br />
specifica che disciplina la soglia di pericolosità<br />
e/o di tossicità per questo tipo di<br />
"alimento", tranne per le argille destinate alla<br />
cosmetica per le quali una legge europea<br />
(Direttive della Comunità Europea n.<br />
85/391/CEE, 86/179/CEE, 86/199/CEE)<br />
proibisce la presenza di As, Cd, Hg, Pb, Te,<br />
Tl, Sb e Se, con tutte le contraddizioni già<br />
evidenziate in precedenza. Inoltre, ancora<br />
poco chiaro appare il ruolo di alcuni metalli<br />
come il Se (WHO, 1996) che addirittura viene<br />
somministrato attraverso gli integratori<br />
minerali e vitaminici. Quindi, per verificare se<br />
la mobilità osservata può rappresentare un<br />
effettivo pericolo di tossicità per la salute<br />
umana, la concentrazione nella soluzione digestiva<br />
finale è stata comparata con la massima<br />
dose giornaliera che è possibile ingerire<br />
con l'acqua potabile (fig. 2) in base alla Direttiva<br />
della Comunità Europea n. 98/83/CE.<br />
Anche se per una valutazione della tossicità<br />
occorrono ulteriori approfondimenti multidisciplinari,<br />
ad esempio valutare l'emivita (o la<br />
tossicocinetica) dei metalli assorbiti (Barbuti<br />
et al., 1993), il tipo di legame esistente tra il<br />
metallo e il tipo di solido che lo ospita (sostanza<br />
organica, minerali accessori o mine-<br />
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