Geologia & Salute - AGMItalia
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La valutazione della patogenicità si basa sull'esame<br />
di una serie di parametri che hanno<br />
un ruolo chiave nel concorrere alla comparsa<br />
di effetti tossici in seguito all'inalazione di<br />
particolato minerale (Fubini e Otero, 1999) e<br />
specificatamente i) morfologia e dimensioni,<br />
ii) persistenza in soluzioni simili a quelle fisiologiche,<br />
iii) caratteristiche e reattività di<br />
superficie (presenza di ioni metallici esposti<br />
e reattivi, capacità di generare radicali liberi<br />
a contatto con soluzioni simili a quelle fisiologiche,<br />
ecc.) In figura sono riassunti i principali<br />
passaggi e le varie tecniche utilizzate<br />
per lo studio dei campioni di fibre.<br />
A completamento della caratterizzazione chimico-fisica<br />
vengono effettuati dei test cellulari<br />
che permettono di valutare la citotossicità<br />
delle fibre, la capacità di generare uno stress<br />
ossidativo e di inibire le difese antiossidanti<br />
delle cellule.<br />
Dallo studio effettuato emerge che la balangeroite<br />
possiede molte delle principali proprietà<br />
che concorrono a rendere patogeno<br />
un particolato: ha un'elevata persistenza in<br />
soluzioni simili a quelle fisiologiche, presenta<br />
alla superficie ioni ferro altamente scoordinati<br />
e molto reattivi (Turci et al., 2005), è citotossica,<br />
è in grado sia di indurre stress ossidativo<br />
che di inibire la difese antiossidanti<br />
delle cellule (Gazzano et al., 2005). La sua<br />
reattività nei test effettuati risulta maggiore rispetto<br />
a quella del crisotilo, ed è simile a<br />
quello della crocidolite, fra tutti l'amianto a<br />
maggiore patogenicità, che è stato usato come<br />
controllo positivo.<br />
Buona parte del progetto, infine, è dedicata<br />
alla ricerca di metodi di biorisanmento che<br />
possano essere applicati su vaste aree naturali<br />
in cui affiorano minerali asbestiformi. In<br />
quest'ottica sono in corso studi sull'interazione<br />
tra fibre e licheni o funghi. Essi si basano<br />
sul fatto che il ferro ha un ruolo chiave nel<br />
determinare la patogenicità degli amianti e<br />
che chelanti, capaci di allontanarlo dalla superficie<br />
delle fibre, diminuiscono la tossicità<br />
di queste ultime, riducendone ad es. la capacità<br />
di generare radicali liberi e di danneggiare<br />
il DNA. Inoltre se l'azione è prolungata<br />
contribuiscono al progressivo crollo della<br />
struttura cristallina della fibra stessa. Alcuni<br />
funghi e licheni sono in grado di secernere<br />
metaboliti con un'efficace azione chelante,<br />
molti funghi ad es. sono attualmente usati<br />
per il risanamento di zone inquinate da metalli<br />
pesanti. L'approccio seguito è stato duplice:<br />
da un lato sono stati testati alcuni funghi<br />
noti dalla letteratura per la capacità di sequestrare<br />
ioni metallici, dall'altro è stato effettuato<br />
un censimento della flora microbica<br />
della cava di Balangero per individuare i ceppi<br />
più abbondanti. Sono stati quindi selezionati<br />
quei funghi che, in esperimenti in vitro,<br />
mostravano buone capacità di crescita a<br />
contatto con le fibre di amianto (lo studio è<br />
stato condotto sul crisotilo prelevato dalla cava<br />
di Balangero e sulla crocidolite) e si è valutata<br />
l'entità dell'interazione fibre-fungo e la<br />
quantità di ferro estratta dalle fibre. Alcuni dei<br />
funghi testati hanno mostrato sia buone capacità<br />
di intrappolare le fibre tra le ife (fig. 3),<br />
Fig. 3. A) Aspetto di una coltura di micelio sterile a contatto con crocidolite al termine della crescita: a sinistra il solo<br />
fungo nel terreno di coltura, al centro il fungo in presenza di crocidolite, a destra fibre di crocidolite nel terreno di<br />
coltura. Notare come la presenza del fungo riduca drasticamente la quantità di fibre sospese rendendo limpido il terreno<br />
di coltura. B) fotografia al microscopio elettronico di fibre di crocidolite intrappolate tra le ife fungine.<br />
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