Download del file - Gruppo Archeologico Salernitano
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. seconda colonna:<br />
[Q(uinto) F]ADEN[no – f(ilio)]<br />
QU[i(rina)—-]<br />
VIII[vir(o)]<br />
PATR[i]<br />
c. Terza colonna:<br />
[P?]ETILLENAE Q(uinti) F(ilia)<br />
MAXIMAE<br />
MATRI<br />
d. Quarta colonna:<br />
FA[denae - f]<br />
MA[ximae]<br />
A[mitae]<br />
e al centro ed in mezzo:<br />
[Ex t]ESTAMENTO C(aii) FADENI [Q(uinti) F(ilii)<br />
Qui(rina) Bassi]<br />
MODERATUS [l(ibertus)],<br />
f. nell’estremità inferiore:<br />
L(ocus)[d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)?]<br />
Traduzione<br />
a. prima colonna:<br />
A Caio Fadeno, figlio di Quinto, <strong>del</strong>la tribù Quirina,<br />
Basso, octoviro per potestà duovirale, patrono <strong>del</strong>la<br />
plebe<br />
b. seconda colonna:<br />
A Quinto Fadeno, figlio di [-], <strong>del</strong>la tribù Quirina [—-<br />
], octoviro, padre<br />
c. terza colonna:<br />
A Petillena, figlia di Quinto, Massima, madre<br />
d. quarta colonna:<br />
A Fadena, figlia di [-] Massima, zia paterna<br />
e al centro ed in mezzo:<br />
per testamento di Caio Fadeno, figlio di Quinto, <strong>del</strong>la<br />
tribù Quirina, Basso<br />
il liberto Moderato<br />
f. nell’estremità inferiore:<br />
Il luogo è stato dato per decreto dei decurioni<br />
SALTERNUM<br />
- 16 -<br />
Le parole nell’epigrafe sono divise da un<br />
punto di forma rotonda, molto usuale nell’epigrafia<br />
latina 25 .<br />
L’epigrafe è l’unione di tre frammenti, ma<br />
probabilmente manca un quarto frammento da<br />
inserire tra il secondo ed il terzo, a partire da<br />
sinistra, sul quale doveva essere riportato alla<br />
prima riga il patronimico di Q. Fadenus e la<br />
prima lettera <strong>del</strong> gentilizio <strong>del</strong>la moglie di Q.<br />
Fadenus e madre di C. Fadenus Bassus, mentre<br />
nella seconda riga doveva essere riportato il<br />
cognomen <strong>del</strong>lo stesso Q. Fadenus. Si tratta di<br />
un’epigrafe scolpita per un monumento funerario<br />
costruito dal liberto Moderatus, seguendo il<br />
testamento di C. Fadenus Bassus. Nel monumento<br />
funerario, oltre allo stesso C. Fadenus<br />
Bassus, erano seppelliti suo padre, Q. Fadenus,<br />
di cui come si è detto non conosciamo il cognomen,<br />
sua madre Petillena Maxima e la zia paterna,<br />
Fadena Maxima. Si tratta di personaggi<br />
appartenenti ad una classe sociale molto alta,<br />
poiché Q. Fadenus era stato un membro <strong>del</strong> collegio<br />
degli octoviri, mentre suo figlio era stato<br />
membro di un sottocollegio degli octoviri duovirali<br />
potestate, con funzione giurisdicente, un sottocollegio<br />
che sembra proprio <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
nursina 26 .<br />
Nell’epigrafe, oltre al gentilizio Fadenus è<br />
presente anche il gentilizio (P?)etillenus,<br />
anch’esso poco attestato nell’onomastica romana<br />
27 , mentre lo è maggiormente il gentilizio<br />
Petillius, al quale Petillenus potrebbe essere<br />
legato 28 .<br />
Due i cognomina presenti nell’epigrafe: il<br />
primo, Bassus, è quello di C. Fadenus, il secondo<br />
invece, Maxima, appartiene sia alla madre di<br />
C. Fadenus, Petillena Maxima sia alla sua zia<br />
paterna, Fadena Maxima.<br />
L’etimologia <strong>del</strong> cognomen Bassus pone alcuni<br />
problemi, poiché la parola non è di origine<br />
latina 29 , mentre molto semplice è l’etimologia <strong>del</strong><br />
cognomen <strong>del</strong>le due donne, Petillena Maxima e<br />
Fadena Maxima, poiché è un cognomen che<br />
augura la perfezione a chi lo possiede 30 .<br />
L’epigrafe può essere datata, per le caratteristiche<br />
paleografiche ed onomastiche e per il formulario,<br />
nella prima metà <strong>del</strong> I sec. d.C.