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dall’Italia centrale a quella settentrionale, questa
deve essere posta prima dell’età augustea poiché,
come si è detto, le epigrafi rinvenute nell’Italia
settentrionale relative alla gens Fadiena, si datano
non anteriormente a questa età.
Non tutta però la gens Fadena lasciò l’Italia
centrale poiché, come si è visto dall’analisi delle
epigrafi, l’attestazione dei suoi esponenti in que-
NOTE
1 Con quest’articolo si dà inizio ad uno studio relativo alle
attestazioni della gens Falena, della gens Fadiena e della
gens Fadia nel mondo romano.
2 SOLIN – SALOMIES 1994, p. 76; CAMODECA 2006, p. 21.
3 Cordella – CRINITI 1988, p. 54.
4 SOLIN – SALOMIES 1994, p. 76.
5 BERTI 2006.
6 Personaggi della gens Fadiena e Fadena non sono infatti
presenti nella prima edizione della Prosopographia Imperii
Romani: l’eventuale presenza dei loro gentilizi avrebbe
dovuto essere riportata nel primo volume, dove sono raccolti
tutti i personaggi compresi tra la lettera A e la lettera
L, ed in particolare dopo Fabulla e prima di L. Fadius
Gallus (cfr. PIR, 1897, p. 54). Tale mancanza si nota anche
nella editio altera della Prosopographia Imperii Romani,
nella quale gli eventuali suddetti gentilizi avrebbe dovuto
essere riportati nel quinto volume, dove sono raccolti tutti
i personaggi compresi tra la lettera D e la lettera F, ed in
particolare dopo Fabullus e prima di Fadilla (cfr. PIR,
1943, p. 115).
7 BERTI 1984, pp. 79-201; 2006, pp. 1-3.
8 CORNELIO CASSAI 1997, pp. 33-65; DESANTIS 1997, pp. 15-31;
BERTI 2006, pp. 3-4.
9 CORNELIO CASSAI 1988, pp. 219-235; BERTI 2006, p. 4.
10 DE DONNO 2006, pp. 49-54; NEGRELLI 2006, pp. 55-68.
11 CAMODECA 2006, pp. 21-28.
12 Plinio il Vecchio (PLIN. N. H., III, 12) riporta che nella
Regio IV abitavano le seguenti etnie: Aequiculani,
Albenses, Frentani, Marrucini, Marsi, Paeligni, Sabini,
Samnites e Vestini.
13 Plinio il Vecchio (PLIN. N. H., III, 12) riporta che nella
Regio V abitavano le seguenti etnie: Piceni e Praetutii.
14 Augusto divise quella che allora era considerata Italia in
10 regiones (cfr. LO CASCIO, 1991, pp. 131-133).
15 Il IX volume del Corpus Inscriptionum Latinarum fu
edito a cura di T. MOMMSEN nel 1883.
16 In questa sede si prendono in considerazione solo epigrafi
nelle quali la lettura del gentilizio Fadenus è sicura, per
cui non si esamina l’iscrizione CIL IX 3374, proveniente
dalla Regio IV, nella quale sono riportate le lettere FAD che
potrebbero appartenere al gentilizio Fadenus ma potrebbero
appartenere anche al gentilizio Fadius, quest’ultimo ben
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sta area è databile fino al II sec. d.C.
È auspicabile quindi il prosieguo degli scavi
nel territorio del delta del Po, poiché questi
potrebbero offrirci ulteriori informazioni su una
gens che dall’Italia centrale si spostò in quella
settentrionale partecipando così a quell’importante
fenomeno che fu la romanizzazione delle
zone dell’Italia settentrionale.
attestato (cfr. SOLIN – SALOMIES, 1994, p. 76). Per lo stesso
motivo non si esamina l’iscrizione riportata in CORDELLA –
CRINITI 1982, p. 65, nella quale la lettura sicura riguarda
solo le lettere EN precedute da un’altra lettera che potrebbe
essere D e quindi si potrebbe leggere [Fa]den[us]; l’esiguità
delle lettere però non permette alcuna certezza.
17 LIV. XVI 11, 11; XXVI, 12; SIL ITAL. VIII 415; STRABO V, 228;
VERG. AEN. VII 714.
18 Per una bibliografia su Foruli, cfr. MAU, s.v. Foruli, c. 55.
19 CALABI LIMENTANI 1985, p. 157.
20 CALABI LIMENTANI 1985, p. 149.
21 SOLIN – SALOMIES 1994, p. 166.
22 CALABI LIMENTANI 1985, p. 156.
23 DIO XLVIII 13; PLIN. N. H. III 12; PLUT. SERT. II; PTOL. III 1,
55; SERV. AD AEN. VII 715; SIL ITAL. VIII 418.
24 Per una bibliografia su Nursia (Norcia), cfr. CIOTTI, s.v.
Norcia, p. 544; Manconi, s.v. Norcia, pp. 42-44; PHILIPP, s.v.
Nursia, cc. 1489-1490.
25 CALABI LIMENTANI 1985, p. 149.
26 Suppl. It. XIII 19.
27 SOLIN – SALOMIES 1994, p. 142.
28 CORDELLA – CRINITI 1982, p. 60; 1988, p. 54.
29 KAJANTO 1982, p. 244.
30 KAJANTO 1982, p. 275.
31 CALABI LIMENTANI 1985, p. 149.
32 CALABI LIMENTANI 1985, p. 202.
33 CALABI LIMENTANI 1985, p. 202.
34 SOLIN 1996, pp. 149-150.
35 KAJANTO 1982, p. 292.
36 SOLIN 1996, p. 656.
37 CIOTTI, s.v. Cascia, pp. 400-401.
38 CORDELLA – CRINITI 1988, p. 134.
39 Cfr. 1a Trascrizione.
40 Cfr. 2a Trascrizione.
41 SORDINI 1893, pp. 381, n. 42
42 CALABI LIMENTANI 1985, p. 149.
43 SOLIN – SALOMIES 1994, p. 311.
44 SOLIN – SALOMIES 1994, pp. 76-77.
45 Come si è detto, è un segno molto usato nell’epigrafia latina
per dividere le parole (cfr. CALABI LIMENTANI, 1985, p. 149).
46 È questo il caso, ad esempio, di gentilizi come
Abrupaternius, Blaesidienus, Cabdollonius, Demincilonius,
Fagifulanius, Gallatronius, Haldauvonius, Instumennius,