Download del file - Gruppo Archeologico Salernitano
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REGIO V<br />
4) Interamna Praettutorium.<br />
L’antica Intermna Praettutorium o<br />
Interamnia Praettutorium corrisponde all’attuale<br />
Teramo e la città è ricordata nelle fonti letterarie<br />
73 . La prima parte <strong>del</strong> nome <strong>del</strong>la città deriva<br />
dal fatto che era posta tra due fiumi (Interamnes),<br />
mentre la seconda deriva dal fatto che<br />
era la località più importante <strong>del</strong>l’Ager<br />
Praettutorum 74 .<br />
Fig. 12 - CIL IX, 5104.<br />
4.1) CIL IX, 5104 (Fig. 12)<br />
Non si conosce la provenienza <strong>del</strong>l’epigrafe<br />
che comunque si trovava nel Museo Delfico di<br />
Teramo e che è di tipo sepolcrale. L’epigrafe,<br />
come è presentata nel Corpus Inscriptionum<br />
Latinarum, è in realtà composta da due frammenti<br />
che rappresentano la sua parte iniziale e<br />
la sua parte finale. Dovrebbe però esistere almeno<br />
un terzo frammento che doveva essere posto<br />
tra i primi due.<br />
L’epigrafe pone qualche problema di lettura,<br />
per cui si propongono due trascrizioni e due traduzioni.<br />
1a Trascrizione:<br />
P(ublius) FADE[us] [—-] [—-]RUS SIBI ET<br />
FA[denae] [—-]E PATRON(ae)<br />
FA[dena] [—-]AE MATRI<br />
FERO(niae) [—-]AE UXOR(i)<br />
SP(urio) (f)AD(eno) [—-]EROT L(ucii)<br />
[—-]<br />
SALTERNUM<br />
- 22 -<br />
1a Traduzione<br />
Publio Fadeno [—-] [—-]rus per sé (e) per Fadena [—-<br />
]e, patrona (e) per Fadena [—-]ae madre (e) per<br />
Feronia [—-]ae, moglie, per Spurio Fadeno [—-]erote<br />
L(ucii)<br />
2a Trascrizione:<br />
P(ublius) FADE[us] [—-] [—-]RUS SIBI ET<br />
FA[denae] [—-]E PATRON(ae)<br />
FA[dena] [—-]AE MATRI<br />
FERO(niae) [—-]AE UXOR(i)<br />
SP(urio) (f)AD(eno) EROT L(ucii)<br />
[—-]<br />
2a Traduzione<br />
Publio Fadeno [—-] [—-]rus per sé (e) per Fadena [—-<br />
]e, patrona (e) per Fadena [—-]ae madre (e) per<br />
Feronia [—-]ae, moglie (e) per Spurio Fadeno Erote<br />
L(ucii)<br />
Le parole nell’epigrafe sono divise da un<br />
punto di forma rotonda, molto usuale nell’epigrafia<br />
latina 75 .<br />
L’epigrafe è di tipo sepolcrale e la sua lettura<br />
pone qualche problema nell’ultima riga. Nella<br />
prima riga è riportato il prenome P(ublius) ed il<br />
gentilizio Fade(nus) di colui che ha fatto costruire<br />
la tomba per sé e per le persone che sono<br />
elencate nelle righe successive.<br />
Nella seconda riga è probabilmente riportata<br />
la patrona di P. Fadenus poiché nella parte finale<br />
<strong>del</strong>la riga si leggono le lettere “PATRON” e<br />
poiché precedentemente a queste si legge “E”,<br />
questa ultima lettera molto probabilmente appartiene<br />
al cognomen in caso dativo terminante in -<br />
ae e quindi femminile. La presenza <strong>del</strong>la patrona<br />
di P. Fadenus nella seconda riga <strong>del</strong>l’epigrafe è<br />
anche attestata dalle prime lettere che si leggono,<br />
cioè “FAD” da integrare probabilmente con<br />
Fadenae, poiché essendo questa la padrona di P.<br />
Fadenus, i due personaggi devono avere lo stesso<br />
gentilizio; quando uno schiavo diventava<br />
liberto, assumeva il gentilizio <strong>del</strong> patrono o <strong>del</strong>la<br />
patrona che lo aveva liberato 76 .<br />
Alla terza riga <strong>del</strong>l’epigrafe sono riportati il<br />
nomen e il cognomen <strong>del</strong>la madre di P. Fadenus,<br />
mentre il suo gentilizio inizia con le lettere “FA”